TG PADOVA (venerdì 2 novembre 2018) - "La proposta di chi vuole bloccare a Roma il finanziamento già assegnato alla nuova linea del tram di Padova è un attacco al cuore e al futuro della nostra città." il vicesindaco Arturo Lorenzoni non usa giri di parole.
La richiesta al Ministero delle Infrastrutture di comunicare entro 7 giorni se sia il caso di confermare il finanziamento da 57 milioni, o piuttosto congelarlo, magari per rivedere il progetto, avanzata dal Movimento 5 Stelle e annunciata ai nostri microfoni dal capogruppo pentastellato in consiglio comunale Simone Borile alimenta uno scontro che non si è mai placato.
Secondo Lorenzoni "non si possono tradire i padovani la cui stragrande maggioranza attende il tram con impazienza per semplificare i propri spostamenti e cambiare in meglio il volto della città".
Ma il fatto che il dibattito sia nuovamente tornato nella capitale mettendo in forse i fianzaimenti all'opera, rafforza le speranze e aspettative dei contrari al progetto. Liliana Gori, portavoce del Comitato No Rotaie di Voltabarozzo, comitato che in questi mesi ha messo in piedi più di un'azione di protesta, rincara la dose: "la coscienza sociale e la cementificazione – afferma – dovrebbero fare riflettere sullo scarsissimo rapporto benefici-spesa dell'opera". Dal comitato la controproposta rimane quella del trasporto elettrico.
In attesa della risposta da Roma il dibattito e le polemiche sulla nuova linea del tram di Padova rimangono infuocate. ([ Ссылка ])
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