Roma, (askanews) - Conoscere e curare le malattie cardiovascolari è prioritario vista l'incidenza di queste patologie sulla popolazione. In occasione della presentazione di #ProtectUrLife, la campagna europea promossa da Amgen che sarà presente al CosmoSenior di Rimini dal 30 novembre al 2 dicembre, Askanews ha intervistato Francesco Romeo, direttore cattedra cardiologia dell'Università Tor Vergata Roma. "Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte in Italia seguite dalle malattie cerebro-vascolari, dai tumori. Le patologie cardiovascolari continuano ad essere la più grande emergenze sociale oltre che medica in Italia e in tutto il mondo. Le malattie cardiovascolari sono di diversa natura: quelle che riguardano l'età più giovanile come le cardiomiopatie e le malattie aritmiche su base genetica. Poi c'è il grande capitolo delle malattie complesse di cui la più importante è sicuramente la cardiopatia ischemica. I fattori patogenetici ambientali sono in ordine decrescente di importanza, i livelli di colesterolo, il fumo, diabete, ipertensione e obesità. Mentre hanno un valore protettivo l'attività fisica, il consumo giornaliero di frutta e verdura e un moderatissimo consumo di alcol".
Un ruolo importante, se non decisivo, è quello della prevenzione. Come raccomanda Romeo: "Certamente è possibile fare prevenzione. Noi non possiamo agire su quella che è la suscettibilità individuale in modo determinante. Ma possiamo agire sui fattori patogenetici ambientali o fattori di rischio: tenere bassi i livelli di colesterolo, impedire o scoraggiare il fumo soprattutto alle giovani generazioni, controllare con lo stile di vita la comparsa del diabete e dell'ipertensione e mantenere un peso ideale. E' possibile influire in modo importante, attraverso delle campagne che spieghino alla popolazione che lo stile di vita può contribuire all'abbattimento di quel 50% che costituisce una parte importante della patogenesi delle malattie cardiovascolari".
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