Francesco Ciani, mente di We Like Bike, bel progetto che vuole far diventare la città del prosciutto anche il paradiso della bici a colpi di grande ciclismo, scruta la strada. Chi arriverà prima stavolta all'incontro tra i campioni? Francesco Moser o Giuseppe Saronni? Beppe, l'eroe mondiale di Goodwood, di due Giri e di tanto altro risponde al telefono: «Stavolta lo batto, in volata, sono a tre km da lì». No, Saronni stavolta ha perso, e non poteva essere altrimenti. Perché a San Daniele per la serata organizzata in onore dei campioni, con uno stuolo di appassionati a bocca aperta e pennarelli o telefoni per autografi e foto pronti, ieri sera è arrivato prima Francesco Moser. Era il festeggiato, per forza doveva andare così. Oggi uno degli eroi del ciclismo italiano, che proprio assieme al rivale di sempre, ma ora amico, Beppe Saronni, 63 anni, ha scritto una delle pagine più gloriose del nostro ciclismo, compie 70 anni. Non li dimostra, anche perché pedala ancora "lo Sceriffo", eccome se pedala. «Pedalo, lavoro nei campi e la sera guardo la tv solo perché mi fa dormire» (Videoproduzione Petrussi, a cura di Antonio Simeoli)
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