Con il rosa surreale dell’architettura, il verde luminoso delle pareti e l’azzurro del manto della Madonna, torna a splendere il delicato cromatismo della Pala di Santa Lucia dei Magnoli, capolavoro del grande maestro rinascimentale Domenico Veneziano databile intorno al 1445.
Il dipinto è stato restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure grazie all’integrale finanziamento dell’intervento, mediante Art Bonus, da parte del mecenate Giampaolo Cagnin, che ha voluto così omaggiare la memoria della moglie Anne Marie Bauer, restauratrice impegnata nel salvataggio delle opere d’arte dopo l’alluvione che colpì Firenze nel 1966. Il delicato intervento, iniziato nel 2019 con una vasta campagna diagnostica, è stato presentato alla stampa oggi, 12 dicembre. Sarà possibile anche per il pubblico vedere l’opera in anteprima il 21 dicembre 2022, nelle fasce orarie 10-13 e 14-16 presso il Laboratorio dell’Opificio delle Pietre Dure alla Fortezza da Basso. Il suo ritorno alla Galleria degli Uffizi, nelle sale della Pittura del Quattrocento al secondo piano, è previsto nei primi mesi del prossimo anno.
Tra le opere più suggestive del primo rinascimento italiano nonché unica tavola firmata dal Veneziano (che con fierezza appone l’iscrizione “OPVS DOMINICI DE VENETIIS” sul bordo inferiore) la Pala dei Magnoli fu commissionata per l'altare maggiore della chiesa di Santa Lucia dei Magnoli in via de’ Bardi dalla famiglia fiorentina dei Capponi.
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Video dall'Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi.
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