La maggior parte dei sentieri spirituali sostengo che il sesso può essere un'ostacolo all'elevazione e consigliano l'astinenza, la rinuncia. Perchè? Cosa c'è di male nella sessualità? Come può essere questa una cosa tanto negativa e limitante alla realizzazione spirituale?
Solo l'antica via del Tantra ci fornisce una spiegazione energetica su questo argomento creando, fra l'altro, un solido ponte tra spiritualità e la sessualità.
Lo Yoga e l'Ayurveda, l'antica medicina indiana, sostengono che ogni essere umano nasce con una determinata riserva di energia vitale chiamata ojas, un serbatoio che alla nascita è pieno e si consuma man mano che si cresce e si invecchia.
Alcuni stili di vita consumano ojas più velocemente, in base alle abitudini, respirazione, stato di salute, emozioni, dieta ecc...
L'ojas non si può recuperare, si disperde inesorabilmente ed questo è la causa dell'invecchiamento del corpo e della morte.
Il fattore che influisce maggiormente sui livelli di ojas, però, è la sessualità, soprattutto per gli uomini.
Infatti, con l'eiaculazione l'uomo disperde una grandissima quantità di energia vitale, comprovabile dallo stato di affaticamento che di solito si percepisce con la dispersione del seme.
Anche le donne disperdono ojas, attraverso le mestruazioni, questo è il prezzo che gli esseri umani devono pagare per la riproduzione.
Il Tantra insegna come avere una ricca vita sessuale senza sprecare ojas, quindi non è più necessario astenersi, si può gioire della fonte incredibile di energia che la sessualità rappresenta senza disperdere la propria vitalità.
Nel caso dell'uomo, questo avviene attraverso un training che insegna a separare l'orgasmo dall'eiaculazione. Sarà possibile, quindi, sperimentare svariati orgasmi anche per l'uomo, senza sentirsi stanchi e spossati!
Quando l'energia sessuale, poi, viene canalizzata verso gli aspetti nobili dell'essere umano, allora la sessualità può essere considerata qualcosa di sacro e una vera e propria via di realizzazione spirituale.
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