Il più grande giacimento di ossidiana in Sardegna, nascosto nelle viscere di un monte vulcanico. L’abito verde del massiccio del monte Arci si erge in mezzo alla piana di Uras, al limite nord-orientale del Campidano, coperto da colate di lava basaltica, che svelano la sua origine e una storia millenaria. I condotti vulcanici culminano nelle sue punte: 812 metri di Trebina Longa, 795 di Trebina Lada e 463 di Corongiu de Sizoa. Tre vette che evocano l’immagine di un treppiede.
La superficie del parco regionale dell’Arci (270 chilometri quadri) è compresa nel territorio di undici Comuni dell’Oristanese - Ales, Marrubiu, Masullas, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Siris, Usellus, Villaurbana e Villaverde.
La maggior parte dell’area del monte è ricoperta da lecci con sprazzi di sughere, roverelle e macchia mediterranea. Uno splendido esempio di lecceta è s’Acqua Frida nel territorio di Ales, ricca di sorgenti. I boschi sono popolati da cinghiali, donnole, martore, volpi e vi sono stati reintrodotti cervi e daini. Sono sorvolati da colombacci, fringuelli, ghiandaie e upupe. Mentre, tra i rapaci, fanno il loro nido astore, sparviero, falco grillaio e pellegrino.
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