I chiarimenti del governo sull'uso del certificato
Dal 15 ottobre il green pass è obbligatorio sui luoghi di lavoro. L'obbligo vale anche per colf e badanti, che non possono lavorare senza. Chi svolge lavoro domestico a tempo pieno o è convivente con il datore di lavoro, ma è privo del certificato, è costretto a lasciare l'alloggio. In assenza del pass sono previste multe e sanzioni identiche a quelle per gli altri lavoratori privati. Multe da 400 a 1.000 euro per i datori di lavoro inadempienti e da 600 a 1.500 euro per i lavoratori. Per chi dovesse risultare positivo e sottoposto a quarantena vige il divieto assoluto di allontanarsi dall'abitazione. Le Faq del governo non specificano chi deve svolgere i controlli: gli uffici tecnici, però, spiegano che possono essere effettuati dagli ispettori del lavoro e dalle forze dell'ordine. Dal governo arrivano chiarimenti anche per altri settori. L'obbligo di green pass sussiste anche in capo agli operatori del commercio sulle aree pubbliche la cui sede lavorativa è collocata all'aperto. Il pass deve essere valido quando si effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio. Se scade durante l'orario di lavoro, il lavoratore non deve essere allontanato. Anche i lavoratori di aziende estere che accedono a sedi di imprese o amministrazioni pubbliche in Italia devono esibire il certificato. ( Ansa - CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: [ Ссылка ]
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