Il servizio di Angelo Ruoppolo ( [ Ссылка ] ) Teleacras Agrigento del 13 ottobre 2008. Blitz della Squadra mobile di Caltanissetta e dei Poliziotti del Commissariato di Gela. Arrestati 4 familiari del boss detenuto Antonio Cavallo (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
"Se un Cavallo è dentro allora cavalca chi è fuori". Ecco la formula che sintetizza il blitz cosiddetto "Pro Domo Sua", che, tradotto dal latino, significa "in difesa della sua casa". Infatti: i Poliziotti della Squadra mobile di Caltanissetta, agli ordini di Giovanni Giudice, ed i Poliziotti del Commissariato di Gela, capitanato da Angelo Bellomo, hanno arrestato 4 familiari di lui, Antonio Cavallo, presunto boss della Stidda di Gela. Ecco perchè, se Cavallo è detenuto allora la moglie, il figlio, la figlia ed il marito della figlia, avrebbero cavalcato "Pro domo sua", in difesa di casa Cavallo, tra presunte estorsioni, usura ed altro ancora. Dunque, in manette Giuseppina Ciaramella, 42 anni, moglie di Antonio Cavallo, poi il figlio, Giuseppe Cavallo, 22 anni, la figlia, Lorena Cavallo, 20 anni, e suo marito, Leonardo Caruso, 24 anni. Tra le presunte vittime dei 4 vi sono alcuni imprenditori a cui, approfittando del loro stato di bisogno economico, sarebbero stati prestati soldi ad interessi ritenuti usurai. Poi ancora, tra i capi di imputazione dell'inchiesta, coordinata dal sostituto Procuratore di Gela, Filippo Guerra, vi sono un caso di tentata estorsione ed un altro di lesioni, entrambi aggravati. Alle indagini ha collaborato un imprenditore usurato che, insieme alla sua famiglia, ha denunciato minacce ed intimidazioni. E non solo. Lo scorso 8 ottobre, a Gela, in via Siragusa, lo stesso imprenditore è stato selvaggiamente aggredito e picchiato da due persone che, così come ha raccontato, sarebbero stati i cognati Giuseppe Cavallo e Leonardo Caruso. Il movente del pestaggio sarebbero stati 26mila euro che Cavallo e Caruso avrebbero preteso dall'imprenditore, ricoverato in Ospedale con prognosi di 30 giorni. I due avrebbero minacciato l'uomo con un coltello : "non parlare, e se ti chiedono, racconta che sei stato vittima di un incidente stradale".
Ещё видео!