Roma, 4 giu. (askanews) - La Danimarca ha inasprito la sua già severa legge anti-immigrazione adottando una nuova norma che consente di allestire dei centri di accoglienza fuori dall'Europa, dove i richiedenti saranno trasferiti in aereo in attesa di una risposta. I richiedenti asilo dovranno infatti ora presentare una domanda di persona al confine con la Danimarca e poi saranno trasportati in un centro per richiedenti asilo fuori dall'Europa, mentre la loro richiesta viene esaminata. Se la domanda di asilo viene accolta e alla persona viene concesso lo status di rifugiato, a lui o lei sarà automaticamente concesso il diritto di vivere nel paese ospitante, ma non in Danimarca.
"Il prossimo punto in agenda è la legge 226, sulle modifiche della legge degli stranieri presentata dal ministro per le Migrazioni e l'integrazione", ha affermato Henrik Dam Kristensen, speaker del Parlamento danese.
L'ultima mossa del governo della premier socialdemocratica Mette Frederiksen punta a respingere del tutto i migranti. La legge è stata approvata a larga maggioranza dal Parlamento danese (70 a favore, 24 contrari) il 3 giugno 2021, nonostante l'opposizione di alcuni partiti di sinistra minori.
La legge ha irritato la Commissione europea, secondo la quale il piano danese viola le regole di asilo dell'Ue. Tuttavia, dato che Copenaghen si è dissociata sull'immigrazione Ue e la cooperazione sull'asilo, la Commissione Ue esaminerà la situazione "prima di decidere qualsiasi prossimo passo", ha affermato il portavoce Adalbert Jahnz. Secondo l'Unhcr, l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, la legge danese va "contro i principi della cooperazione internazionale sui rifugiati".
Negli ultimi anni, la politica anti-migranti della Danimarca è finita sulle prime pagine dei giornali, tra cui l'obiettivo ufficiale "zero rifugiati", la revoca dei permessi di soggiorno ai siriani ora che ritiene parte del Paese "sicuro" dopo anni di guerra civile e il giro di vite sui ghetti per ridurre il numero dei residenti non occidentali.
Obiettivo della nuova legge è di stabilire un fondamento legale per il trasferimento di persone che sono alla ricerca di protezione internazionale in Danimarca in un paese terzo, secondo il ministro dell'Immigrazione Mattias Tesfaye.
Per ora nessun paese ha acconsentito a collaborare con la Danimarca, ma sono in corso discussioni con 10 nazioni, ha affermato il governo, senza precisarne i nomi. Secondo la stampa locale, tra i paesi terzi possibili ci sarebbero Egitto, Eritrea ed Etiopia. Danimarca e Ruanda hanno inoltre firmato un memorandum d'intesa ad aprile sulla cooperazione riguardante richiedenti asilo e migranti.
Nel 2019 solo 2.716 persone hanno cercato asilo in Danimarca, otto volte di meno che durante la crisi migratoria del 2015.
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