Il servizio di Angelo Ruoppolo ( [ Ссылка ] ) Teleacras Agrigento del 17 agosto 2016.
Mafia e dintorni. Il pentito di Bagheria, Salvatore Lo Piparo, racconta che Matteo Messina Denaro ha salvato la vita ad Antonino Di Matteo e a Beppe Lumia.
Ecco il testo :
Nel corso delle intercettazioni in carcere, a Opera, a Milano, Totò Riina ha più volte alluso alla morte dei magistrati antimafia, impegnati al processo sulla presunta “trattativa” Stato – mafia, e il riferimento ad Antonino Di Matteo è stato poco velato. Riina è stato intercettato durante l’ ora d’aria nel 2013 e, a fronte dell’ “appello”, tra virgolette, agli omicidi, il boss avrebbe rimproverato Matteo Messina Denaro, colpevole di disinteresse per la Cosa Nostra, e dell’ interesse ad “arricchirsi con le pale eoliche”, tanto che, a proposito delle pale eoliche e di Messina Denaro, le parole di Riina sono state : “Se le metta in quel posto le pale eoliche”. Adesso un pentito di Bagheria, Salvatore Lo Piparo, racconta che Matteo Messina Denaro non sarebbe stato disinteressato ad Antonino Di Matteo ma, invece, sarebbe stato così interessato che gli avrebbe salvato la vita. E non solo a Di Matteo ma anche al senatore Beppe Lumia, già a capo della Commissione nazionale antimafia. Matteo Messina Denaro è stato latitante a Bagheria negli ultimi anni 90, e tra Aspra e Bagheria nel 2000 è stato scoperto il covo del capomafia, che lui avrebbe condiviso con una sua fiamma dell’ epoca, Maria Mesi. E il collaboratore della giustizia Salvatore Lo Piparo, con certificato di attendibilità, ha appreso quanto racconta dal fratello di Maria Mesi, Francesco Mesi, il quale però non sarebbe tanto attendibile. E infatti lo stesso pentito Lo Piparo, riferendosi a Francesco Mesi, premette che, sono parole sue : “Si vedeva ca era tutto mriacu”. E poi Lo Piparo ricorda le confidenze di Francesco Mesi e la conversazione con lui : “A Messina Denaro l'avissiru a ringraziari. Per cosa? Ca un fici ammazzari a Di Matteo e chiddu chi c'è ddà a Mongerbino... chiddu Lumia. Iddu (che sarebbe Messina Denaro) non ce l'ha assolutamente con i giudici... lui ce l'ha con lo Stato... però mi dissi iddu ca forse è megghiu ca si ci allea, forse è meglio che si ci allea con lo Stato”. E poi ancora Francesco Mesi avrebbe rivelato a Salvatore Lo Piparo che Matteo Messina Denaro si sarebbe nascosto in America, dove sarebbe andato almeno due volte all'anno, senza familiari al seguito, anche al tempo delle operazioni “Eden” e dell’ arresto, tra gli altri, del nipote Francesco Guttadauro. Un altro pentito, Vito Galatolo, ha invece raccontato che da Messina Denaro vi è stato l’ok all’ uccisione di Nino Di Matteo a Palermo con il tritolo già comprato in Calabria e che non è stato mai trovato, oppure a Roma, meno platealmente.
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