Scacciata di tuma catanese.
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A Catania è tradizione, quando arriva il freddo arrivano le scacciate! Ogni regione ha le sue torte salate e noi abbiamo la nostra, anche se un anziano catanese non chiamerebbe mai torta salata “a scacciata”, perché, “a scacciata iè a scacciata” e null’altro! Esistono tante varianti di quella che potrebbe essere una focaccia farcita, noi le facciamo con i ‘broccoli affogati‘, con le verdure di stagione, con le verdure selvatiche, ne abbiamo persino una versione estiva con le patate, ma una cosa è certa come il giorno e la notte, a Natale la scacciata deve essere di tuma. Naturalmente, come ogni piatto della tradizione, ogni zona ha la sua peculiarità, così come ogni famiglia ha la sua ricetta, quindi pur lasciando come comune denominatore olive nere e acciughe, c’è chi aggiunge il prosciutto, chi il cipolloto, chi altro ancora, io mi limiterò ad una ricetta quanto più tradizionale possibile. Ultimo appunto da fare, leggerete nella ricetta che utilizzo lo strutto, non linciatemi, se non lo amate utilizzate l’olio o non utilizzate grassi, io per dovere di cronaca devo indicare come preparare il piatto nel modo più vero possibile, poi ognuno nella propria cucina fa quel che ritiene più opportuno 😉 !
Ingredienti:
Per la pasta
1 kg semola rimacinata di grano duro
650 ml Acqua
24 g Sale
3.5 g Lievito di birra secco (O 12g fresco.)
1 cucchiaino zucchero
Per il ripieno
1.1 kg toma (siciliana o tuma, un pecorino senza sale o con una mano al massimo)
10O live nere (salate)
5 q.b.acciughe sotto sale
q.b.Sale
30 gStrutto
q.b.Pepe nero
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