La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa del giovane imputato Giuseppe Lanteri, che aveva optato per il rito abbreviato, presentando una perizia sullo stato psicofisico del ragazzo, affetto da epilessia, confermando la sentenza emessa dai giudici della Corte di Appello di Catania.
Quindi adesso è diventata definitiva la condanna a 30 anni di carcere per omicidio nei confronti del 23enne di Avola accusato dalla polizia e dalla Procura di Siracusa della morte di Veronica Lopiano, un’infermiera dell’ospedale Di Maria di Avola uccisa a coltellate davanti alla porta di casa il 27 settembre del 2018.
La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa del giovane imputato, che aveva optato per il rito abbreviato, presentando una perizia sullo stato psicofisico del ragazzo, affetto da epilessia, confermando la sentenza emessa dai giudici della Corte di Appello di Catania.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, alla base dell’omicidio vi sarebbe il risentimento di Lanteri nei confronti della figlia della vittima dopo la fine della loro relazione sentimentale, avvenuta nel marzo del 2018.
Nel giorno del delitto, l’imputato si sarebbe presentato nella casa della giovane, armato di coltello, ma ad aprirgli la porta sarebbe stata propria l’infermiera, colpita con diversi fendenti, tra cui uno alla nuca. Il giovane, per qualche ora, fece perdere le sue tracce per poi essere rintracciato in prossimità di una scogliera dagli agenti della Polizia di Stato.
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