2 gennaio 2022
La Legge e la Grazia
Gv 1,1-18
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Il mondo di tenebra abitato dagli uomini viene visitato da una luce divina.
Sono tenebre spirituali, che tengono nell’ignoranza gli uomini su Dio, sulla condizione delle anime, sul loro destino di prigionia e di morte per l’eternità.
Le tenebre sono una sostanza spirituale formata dal demonio attraverso il concorso degli uomini che hanno aderito a lui con il peccato, cioè con la condivisione del suo spirito di tenebra.
Il campo del mondo è infestato dal groviglio di piante dannose e ostili, per la diffusione delle tenebre spirituali nei cuori degli uomini.
Il demonio ha potere sull’uomo per la forza del peccato, e con il peccato nel cuore umano estende la tenebra sulla terra. Quanto più gli uomini aderiscono a lui, tanto più la sua potenza si estende, poiché il terreno è costituito dal cuore umano: dove la sua libertà sceglie per la tenebra, il cuore diventa tenebra e agente del Maligno.
L’uomo nasce in un mondo inquinato e non ha la forza di scegliere la luce perché nulla sembra testimoniare neppure l’esistenza della luce.
Con il Natale di Gesù, la Luce viene nel mondo, viene tra gli uomini e chiama alla Luce della verità le creature tutte, che sono sue, perché le ha create lui, donando il potere della nascita dei figli, per moltiplicare i propri figli della Luce divina, destinandoli all’immortalità.
Un punto sulla terra e nel tempo fu preparato da Dio nei secoli, per estendere la Luce che vince le tenebre, vince la menzogna e vince la schiavitù, se viene accolta da ogni uomo.
Questa Luce fu preparata nei secoli, preannunciata da profeti per mezzo di una stirpe nobile a lui fedele, la stirpe di Abramo nella quale venne Mosè, a cui consegnò la Legge.
La Legge è la Via della Verità, quello che gli uomini ciechi devono seguire per essere graditi a Dio e ricevere un grado di libertà superiore, in attesa di quella perfetta.
La prima libertà viene dalla rottura dell’ignoranza di quello che uccide l’uomo o gli dà vita.
Uccide l’uomo il comportamento malvagio che segue le istruzioni del Maligno con le sue cattive ispirazioni e con il condizionamento determinante delle passioni umane. La Legge illumina le menti, fa comprendere la Via, ma è Dio stesso che conduce quelli che la amano, amando la verità profonda, quella dello Spirito di Dio.
Il dono della Legge è un passo importante perché è conoscenza di Verità che sta fuori da noi, che rompe gli schemi umani, i quali sono frutto di tenebra, anche nel migliore dei casi. Ma la Legge non dona la libertà dal peccato, solo la luce per gli occhi della mente, dispone i cuori alla verità alla giustizia, alla bontà, ma ancora non dona la forza per poter essere fedeli ad essa.
La Legge di Mosè chiede di disporsi al bene che Dio indica, per saggiare il cuore, per provarlo nella difficoltà, per farlo uscire dall’ambiguità per nascita, tra bene e male.
Solo con la Nascita di Gesù il cuore riceve la pienezza della Luce, poiché egli si appresta a donarla cambiando il cuore. Avendo desiderato la Luce il cuore è pronto a riceverla e con essa la sostanza stessa di Dio, la capacità concreta di agire secondo la Luce, la Legge, la Via di Dio.
Gesù, infatti è la Via, la Verità e la Vita che porta al padre. Porta al Padre perché la Luce dissipa la tenebra nel cuore, dissolve il potere del demonio, dissolvendo il peccato, che è la catena che gli dava forza.
La Luce di Cristo è grazia, perché la Legge indica la Via, ma la grazia trasmette la forza per seguirla, la grazia elimina l’ostacolo che impedisce l’uomo di buona volontà di agire secondo il bene che vede nella Legge, ma rimane schiavo del male.
La sostanza del Dio che si è fatto uomo, entra nel cuore dell’uomo, perciò dice che il Verbo di Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, o meglio, in noi.
In noi, cioè nella terra della volontà, resa illuminata e libera, l’anima, finalmente, dopo aver a lungo desiderato, ora sceglie di aderire alla Luce, alla sostanza di Cristo, al suo amore divino, per diventare finalmente parte stessa della Luce, parte stessa della sostanza divina, emanazione della volontà divina, che regna finalmente con la sua Legge di amore e di libertà nel cuore umano, non più fatto di tenebra, di malvagità, di depravazione, di egoismo e di bassezze, ma di verità, di nobiltà, di Luce soprannaturale, di altezze di amore indicibili, di conoscenza della volontà di Dio e di condivisione del suo stesso volere sull’universo.
Dio stesso si inchina davanti alla sua creatura e accetta ora la volontà dell’uomo che è parte di lui, perché abitato da lui, unito a lui, reso simile al Figlio, parte della Santissima Trinità.
La grazia ha reso finalmente l’uomo come Dio.
Dio vi benedica!
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