Acque sotterranee, misteriosi percorsi invisibili in superficie che, partendo sicuramente da un punto preciso, seguono il loro corso naturale (o canalizzazioni create dall'uomo), per poi emergere in piena campagna, in mezzo a insolite macchie di fitto bosco popolate da specie animali e vegetali, funghi e miceti, di luci e di ombre: sono le Risorgive, il regno delle acque che riemergono.
In territorio bergamasco esistono molte realtà idriche che vanno sotto il nome di risorgive; la loro presenza viene scientificamente spiegata con la diversa natura litologica e geologica dei suoli che contraddistinguono la pianura Padana. Dalle diverse composizioni di questi suoli l'acqua, infiltrata all'origine si accumula, si ingolfa ed emerge in superficie. Un'acqua sorgiva, nascente direttamente dalla terra, che dagli antichi è sempre stata associata al divino e al sacro.
Il fontanile, invece, è frutto dell'ingegno e del lavoro dell'uomo che ha saputo identificare e attivare quei punti particolarmente idonei ad assecondare il fenomeno di risalita.
Già i Romani sfruttarono i Fontanili a scopi irrigui e agricoli; le popolazioni della Bassa Pianura bergamasca hanno continuato la tradizione per secoli, abbandonandola solo a metà del 1900. Da allora alcuni Fontanili sono stati messi ai margini, usati come discariche o interrati, disperdendo quel patrimonio di memorie storiche che era stato in auge per almeno mille anni.
A Spirano, situato ad una dozzina di chilometri a sud di Bergamo, si trova uno dei Fontanili meglio conservati, inserito nel bosco del Conzacolo e tutelato in un'area protetta (Parco Locale di Interesse Sovracomunale). In una natura dolce e spontanea, possiamo trovare un'oasi naturale in cui c'è molto da imparare.
Andiamo dunque a farvi due passi...
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