OMELIA PENTECOSTE A
La sera di quel giorno… È il giorno della Pasqua del Signore, della sua risurrezione, è il Giorno eterno della compassione di Dio per le sue creature. È il primo giorno di una nuova settimana di una creazione fatta nuova dallo Spirito di Dio che soffia sulla chiesa e sul mondo intero. Viene Gesù e sta in mezzo ad una comunità che ha chiuso le porte, presa dalla paura.
Viene Gesù e dona pace e respiro. Pace, shalom, che è tutto ciò che di bello e buono puoi desiderare nella vita, Spirito Santo, che è il respiro di Dio in noi. Ciò che accade alla Prima Comunità di discepoli ce lo racconta la lettura dagli Atti degli Apostoli: … e tutti furono pieni di Spirito Santo e per la sua forza cominciarono a parlare parole di fuoco in una lingua nativa. È il fuoco della passione d’amore di Dio per le sue creature, le stesse parole che tutti abbiamo ascoltato e compreso appena nati, parola e voce che ci ha accolto, abbracciato e attaccato al seno, è il linguaggio dell’amore materno. Questo è il dono dello Spirito che riceviamo per portare nel mondo il perdono che significa prendere per mano chi ha voltato le spalle all’Amore e ritornare insieme tra le braccia di Dio padre e madre.

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