È arrivata la firma del contratto tra Ministero e Regione Lombardia sui finanziamenti per il rafforzamento della sanità territoriale e la creazione delle case e degli ospedali di comunità.
Il contratto prevede così per la Lombardia un investimento 1,404 miliardi di euro, di questi 1,192 miliardi provenienti dai fondi del Pnrr e 212 milioni di risorse regionali.
Le case di comunità, che sono dei poliambulatori con team multidisciplinari di medici infermeria, operatori socio sanitari, alcuni già attivati nelle varie ats lombarde saranno 199 in tutto il territorio.
Mentre gli ospedali di comunità, che sono invece strutture a ricovero breve con un massimo di 40 posti letto, saranno 66. E infine sono previste 101 centrali operative territoriali, che coordineranno i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari.
“È una grande soddisfazione - ha commentato la vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti - Siamo la prima Regione italiana ad aver utilizzato i fondi PNRR e ad aver aperto i primi Ospedali di Comunità e le prime Case di Comunità - sottolinea Moratti che continua - In questi mesi ho avuto la possibilità di visitare una trentina di queste strutture già attive e funzionanti su tutto il territorio lombardo. Ci siamo mossi in fretta con l’obiettivo di completare entro quest’anno il 40% dei nuovi presidi sanitari di prossimità, il 30% entro l’anno prossimo e il restante 30% nel 2024 per rispondere velocemente ai bisogni di salute dei cittadini lombardi e costruire una Sanità più moderna e che metta al centro la persona”.
Delle 199 case di comunità, 151 sono partono da strutture esistenti, solo da ristrutturare, mentre 48 sono da costruire ex novo. per quanto riguarda i 66 ospedali di comunità, 52 sono da riqualificare e 14 da costruire.
Nella città di Milano, nasceranno 24 case di comunità e 8 ospedali e 12 centrali operativi territoriali. Delle 24 case di comunità 3 saranno abbinavate ad un ospedale di comunità, 9 ad una centrale operative e altre cinque svoleranno tutte e 3 le funzioni.
Gli spazi concessi dal Comune per la realizzazione di queste strutture sono 12, 8 di queste da ricostruire da zero demolendo e rifacendo l’esistente, mentre sono 4 gli edifici comunali che dovranno essere solo riqualificati.
I restati 12 spazi per case ed ospedali di comunità milanesi nasceranno in immobile che appartengo al servizio sanitario regionale, come le due case di comunità già inaugurate di via Rugabella e Villa Marelli.
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