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La russista Laura Salmon censurata a Roma: "questa è la stupida censura in nome della democrazia" - INTERVISTA
La più grande russista italiana Laura Salmon è stata censurata dalla Casa delle Traduzioni di Roma, istituzione che ha annullato la presentazione del suo libro "C'era una volta l'URSS. Storia di un amore" (Sandro Teti Editore), che si sarebbe dovuta svolgere a gennaio nella capitale.
Si tratta, purtroppo, dell'ennesimo caso di censura e russofobia che si registra in Italia negli ultimi due anni e mezzo.
La traduttrice Salmon non si meraviglia di questo preoccupante fenomeno, perché la censura è un mostro conosciuto in passato, ma oggi " questa censura è stupida perché viene fatta in nome della democrazia".
Un libro, quello della Salmon, che non ha nulla di politico, si tratta bensì di un'opera biografica sui dieci anni di vita dell'autrice in Unione Sovietica.
Non c'è stato praticamente nessun autore nel passato che in Urss non sia stato censurato, Laura Salmon ne parla nel libro. Oggi però la censura viene fatta nella democraticissima Unione Europea.
Come si può rispondere alla censura? Così come è sempre stato fatto: con la cultura. Leggendo e scoprendo sempre di più.
Ci vogliono ignoranti, noi leggiamo. Ci vogliono zitti, noi parliamo.
Buona visione e soprattutto buona lettura!
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