Il genere Trichoderma comprende circa 100 specie diverse e si tratta di muffe filamentose che colonizzano soprattutto materiali cellulosici, tipo il legno. Normalmente, gli esseri umani sani sono più che in grado di combattere qualsiasi Trichoderma inalato o ingerito. Ma nelle persone con problemi immunitari le spore riescono a germinare senza essere rilevate dal sistema immunitario e causano la micosi. Inoltre, purtroppo produce piccoli peptidi tossici che se assorbiti dalle cellule umane, causano l’ostruzione dei canali che trasportano gli ioni potassio e sodio attraverso la membrana cellulare e quindi problemi di funzionalità delle cellule. Purtroppo è tra le specie di muffa più comuni nelle abitazioni, per cui è meglio saperla riconoscere e sapere cosa fare per evitare che si propaghi per casa.
Nel caso di infezione si può riscontrare una sinusite molto invasiva, ascessi cerebrali, infezioni epatiche, stomatite necrotizzanti (bocca infiammata), polmoniti da ipersensibilità e infezioni cutanee diffuse.
Le colonie crescono rapidamente, dapprima bianche e lanuginose, successivamente sviluppano cespi compatti dal verde giallastro al verde intenso, spesso solo in piccole aree o in zone concentriche ad anello sulla superficie dell'agar. I conidiofori sono ripetutamente ramificati, irregolarmente verticillati, portanti grappoli di fialidi divergenti, spesso irregolarmente piegati, a forma di fiasco.
Le colonie crescono in uno spettro di temperatura tra 25 e 30°C e alcuni esemplari estremi sono in grado di crescere anche a 45°C. I Trichoderma secernono enzimi proteolitici che riescono a compromettere le condizioni di crescita di altre muffe intorno. Per questa ragione dove si sviluppa viene trovato da solo. Segnalo che fa anche cose buone, perché produce l'enzima cellulasi che può essere utilizzato per produrre biocarburanti di seconda generazione.
Concludendo. E' una muffa con una prolifica produzione di spore ed enzimi. Si trova nel legno saturo d'acqua, nei materiali ricchi di cellulosa come le pareti di gesso, la carta da parati, e i filtri dell'aria condizionata.
L'operazione di rimozione deve essere eseguita con grande cura perché mentre la si elimina è probabile che spanda ulteriormente le sue spore.
I passi da fare sono innanzitutto far eseguire un'indagine microbiologica da parte di personale specializzato e poi la sanificazione ed eventualmente dei lavori di ripristino dell'intonaco e della pitturazione. Si può anche procedere da soli per tentativi e poi farsi affiancare da un laboratorio di microbiologia in caso di dubbi.
Se può interessare da oltre 10 anni i tecnici dell'A2C si occupano di minacce microbiologiche nelle abitazioni delle province di Salerno e Avellino; in particolare individuiamo e risolviamo le contaminazione attraverso una sanificazione personalizzata e agiamo su eventuali patologie edili. Questo fa parte del più ampio servizio dell'A2C di difesa dalle minacce invisibili, tra cui ci sono anche le verifiche sul Radon, formaldeide e campi elettromagnetici.
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Sommario
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0:01:04 - Caratteristiche e rischi
0:02:45 - Conclusioni
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