Nella giornata mondiale dedicata alla salute del cuore, celebrata il 29 settembre, emerge un quadro preoccupante riguardante l'incidenza delle malattie cardiovascolari su scala globale. Queste patologie rappresentano una delle principali cause di decesso in tutto il mondo, con circa 19 milioni di persone che perdono la vita ogni anno a causa di problemi cardiaci. Durante una trasmissione dedicata a questo tema, condotta con il patrocinio della Fondazione Cuore e Federfarma, sono stati ospitati esperti del calibro del Professor Claudio Ferri, ordinario di medicina interna all'Università dell'Aquila, e la Presidente della Fondazione Cuore, per discutere delle sfide poste da queste malattie e delle possibili strategie di prevenzione.
Le malattie cardiovascolari, che includono infarti miocardici, patologie delle carotidi e delle arterie periferiche, sono state identificate come la principale causa di malattia, disabilità e, purtroppo, morte in Italia e nel mondo. Si stima che in Italia il numero di decessi annuali oscilli tra le 200.000 e le 300.000 persone. Uno degli aspetti più drammatici di queste patologie è la loro capacità di provocare lunghi periodi di malattia, sofferenza e frequenti ricoveri ospedalieri, con un impatto devastante non solo sulla qualità della vita degli individui ma anche sul sistema sanitario e sulla società nel suo complesso.
La puntata 62 di Eccellenze in sanità ha messo in luce la scarsa consapevolezza dei fattori di rischio cardiovascolari tra la popolazione e persino tra i professionisti del settore sanitario. Nonostante la chiara identificazione di fattori quali l'ipertensione, l'incremento del colesterolo LDL, il diabete, il fumo di sigaretta, l'età e il genere, persiste una notevole sottovalutazione del loro impatto. Inoltre, è stato evidenziato come spesso le pratiche di prevenzione e gestione di queste malattie siano inefficaci o inadeguate, sottolineando la necessità di una maggiore educazione sanitaria e di interventi più mirati.
L'attenzione si è poi spostata sullo studio Senior Heart, che ha rivelato una realtà allarmante: la maggior parte degli ipertesi in Italia non è adeguatamente controllata nonostante l'assunzione di farmaci. Questo studio sottolinea la cruciale importanza di migliorare l'aderenza alla terapia e di semplificare i regimi di trattamento per facilitare la gestione quotidiana dei pazienti e prevenire le conseguenze potenzialmente letali delle malattie cardiovascolari.
La discussione ha enfatizzato l'urgenza di un cambio di paradigma nella lotta contro le malattie cardiovascolari, promuovendo un approccio più integrato che comprenda una migliore educazione sanitaria, strategie di prevenzione primaria e secondaria efficaci, e un impegno collettivo per ridurre l'incidenza di questi disturbi. L'obiettivo è chiaro: salvaguardare la salute del cuore della popolazione, migliorare la qualità della vita e ridurre il peso sul sistema sanitario, attraverso la sensibilizzazione, la prevenzione e una gestione ottimale dei fattori di rischio cardiovascolare.
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(00:00) - Introduzione alla Giornata Mondiale per il Cuore
(01:29) - Che cosa è la malattia cardiovascolare
(03:31) - Fattori di rischio cardiovascolare
(07:01) - Risultati dello studio Senior Heart
(10:03) - Salvare il cuore: stili di vita e terapie farmacologiche
(13:34) - Adesione alla terapia e soluzioni pratiche
(16:43) - Fondazione Italiana per il Cuore: Storia e Missione
(24:42) - L'importanza dell'aderenza alla terapia
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