E. Murolo - E. Tagliaferri, " MANDULINATA A NAPULE "
LUCIO LUPOLI, tenore
Nataliya Apolenskaja, pianoforte
Gianluca Rovinello, arpa
Francesco Schiattarella, fisarmonica
Ivano Grimaldi, violino
"Estate a Napoli - DO Maggiore", Sagrato di San Domenico Maggiore -
Napoli, 27 settembre 2021
Ha compiuto cento anni una delle più belle melodie napoletane, “Mandulinata a Napule”, scritta dal grandissimo poeta Ernesto Murolo (1876-1939) e musicata da Ernesto Tagliaferri (1889-1937), valente compositore partenopeo. Fra Murolo e Tagliaferri si sviluppò una lunga e proficua collaborazione dalla quale, nel corso di oltre quindici anni, nacquero meravigliose canzoni: memorabili, fra le tante, “Piscatore ‘e Pusilleco”, “Napule ca se ne va”, “Nun me scetà”.
”Mandulinata a Napule” è una dolcissima serenata accompagnata, appunto, dal magico suono dei mandolini: in una serata d’estate, sulla collina di Posillipo, due innamorati vengono rapiti dall’incanto del golfo, del mare e della notte stellata. L’atmosfera fatata culla e fa sognare sui versi della canzone, che l’innamorato dedica alla sua fanciulla ed alla città di Napoli. Le parole, sincere e forti al tempo stesso, esprimono tutto il sentimento di un popolo pacifico e sognatore: “… Stanotte, Ammore e Dio song' una cosa…”. La canzone fu lanciata per la prima volta, in disco a 78 giri, dalla cantante Ada Bruges e, negli anni, è stata interpretata da grandissimi artisti, tra cui i tenori Giuseppe Di Stefano, Tito Schipa, Beniamino Gigli e Josè Carreras; e poi da cantanti, quali Aurelio Fierro, Roberto Murolo (figlio del poeta), Massimo Ranieri, Fausto Cigliano. Arrivò subito anche in America, inserita tra le 35 canzoni ideali per festeggiare il San Valentino del 1922.
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