I servizi di Angelo Ruoppolo ( [ Ссылка ] ) Teleacras Agrigento del 30 e 31 marzo 2012. Racalmuto, il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, e perche' ? Dopo l'accesso antimafia e le indagini, ecco le conclusioni dei Commissari prefettizi, il Viceprefetto Nicola Diomede, il capitano dei Carabinieri Nicolo' Pisciotta, ed il capitano della Guardia di Finanza, Carmelo D'Andrea. Al Comune di Racalmuto e' stato riscontrato il pericolo di infiltrazioni mafiose. Vi sono delle irregolarita' negli appalti per lavori e forniture affidati dal Comune. Il carteggio e' incompleto, e peccano la tenuta degli atti e della documentazione amministrativa e contabile sulle aggiudicazioni. Gli appalti sono affidati anche a imprese legate direttamente o indirettamente agli ambienti del crimine organizzato di stampo mafioso. Sono citate la ditta Cedil e la ditta Euroscavi. La ditta Cedil e' della famiglia Cino di Racalmuto, ed e' stata sottoposta gia' a sequestro antimafia in riferimento ai beni di Nicolo' Cino e di Eduardo Cino. La ditta Euroscavi ha un capitale sociale di 105mila euro, diviso in parti uguali tra i fratelli Sferrazza, Calogero Eduardo, Giovanni e Vincenzo, tutti e tre soci amministratori. Un altro fratello, Giuseppe, nel 93, e' stato sottoposto alla sorveglianza speciale per un anno e 2 mesi con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Un altro fratello, Alfredo Sferrazza, e' stato arrestato nell' ambito dell' inchiesta antimafia cosiddetta "Domino". Ebbene, altri favori sarebbero stati accordati dall' Amministrazione comunale di Racalmuto alle ditte Cedil e Euroscavi anche dopo gli arresti dei titolari o di familiari nel 2006 e 2007 per reati di mafia. Quindi, non solo non sono stati approntati accorgimenti e cautele per prevenire interferenze e condizionamenti da parte della criminalita' organizzata di stampo mafioso nella assegnazione o aggiudicazione di forniture e lavori, ma le ditte Cedil, della famiglia Cino, ed Euroscavi, dei fratelli di Giuseppe e Alfredo Sferrazza, sono state le imprese di fiducia del Comune di Racalmuto per l'affidamento diretto di lavori. Nella relazione si legge inoltre che il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Milioto, il 6 ottobre del 2010 e' stato testimone di nozze al matrimonio di Luigi Cino, figlio di Nicolo' Cino, condannato all'ergastolo il 16 gennaio del 2009. Altra testimone delle nozze e' anche Marianna Mendolia, nipote di Nicolo' Cino, perche' figlia di Amelia Cino, figlia di Nicolo'. Infatti, il decreto di sequestro dei beni della famiglia Cino ha interessato anche beni intestati ad Amelia Cino. Anche l' assessore comunale Luigi Di Naro e' stato testimone di nozze il 5 luglio del 2006 al matrimonio tra Eduardo Cino e C M. L'inchiesta cosiddetta "Domino", sostenuta anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha confermato l' interesse delle famiglie radiografate dalla relazione ad estendere il proprio controllo sull'economia e l' amministrazione comunale, compromettendo i principi del buon andamento e della imparzialita' nella gestione della "res pubblica". Altri particolari : ad esempio, il pentito Beniamino Di Gati e' stato dipendente del Comune, custode del cimitero. "Spesso, nella camera mortuaria, mi ritrovavo morti ammazzati che avevamo ucciso noi di Cosa nostra" -- ricorda ancora il fratello di Maurizio Di Gati. Ebbene, Beniamino Di Gati, fino al gennaio scorso, e' ancora dipendente ed ha ancora percepito una parte dello stipendio nonostante sia stato condannato con sentenze definitive, ed anche all'interdizione dai pubblici uffici. A parte cio', gia' nel 1993 Beniamo Di Gati fu sottoposto alla misura di prevenzione personale dell' obbligo di soggiorno, e da allora vi sono sempre stati ritardi nell'adozione dei relativi e conseguenti provvedimenti amministrativi. Inoltre, un contesto che e' in corso di approfondimento comprende il rapporto tra l'ex sindaco di Ralcamuto, Salvatore Petrotto, e suo cugino, l'avvocato Calogero Mattina, gia' presidente del Consorzio acquedottistico Tre Sorgenti. Secondo quanto si legge nella relazione, la gestione amministrativa del sindaco Petrotto sarebbe stata spesso subordinata dai consigli e talvolta anche dalle direttive del cugino Mattina, ad esempio all' atto della nomina di un dirigente dell' Ufficio tecnico comunale privo di alcun titolo o referenza particolare.
Ruoppolo Teleacras - Racalmuto e mafia
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