Pompei. Apre al pubblico, per la prima volta, il Piccolo Lupanare
Il piccolo Lupanare, la casa di Obellio Firmo, la casa di Marco Lucrezio Frontone ma anche lo scavo inedito di un ambiente totalmente occultato dal terreno. Sono gli altri tesori che Pompei restituisce ai visitatori, al termine della messa in sicurezza delle Regiones V e IX realizzati nell’ambito del Grande Progetto Pompei.
Un’area di 50mila metri quadrati, che si estendeva tra il centro e il confine settentrionale della città antica, ora interamente percorribile. Il vero gioiello che Pompei offre agli appassionati è il cosiddetto Piccolo Lupanare, che per la prima volta nella storia della città dissepolta si aprirà al pubblico. Si tratta della stanza di una casa privata, decorata con bellissimi affreschi erotici, in cui quasi certamente si esercitava la prostituzione. La casa era la dimora dei gestori di un'osteria, che offriva anche "ospitalità" agli avventori della locanda.
Altra novità inedita è data dai risultati di un nuovo scavo che hanno fatto emergere un impianto commerciale (un panificio) e quello di una domus, abbandonati in seguito al terremoto a Pompei del 62 d.C., e che fino ad ora erano completamente ricoperti dal terreno.
Il servizio è offerto da: Caupona
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