"Viminale nel 2025? Siamo nelle mani del buon Dio. Da ministro dell'Interno penso di aver fatto un lavoro discreto. Ora, con l'assoluzione, cadono le scuse di chi diceva che non potevo occuparmi di immigrazione e sicurezza perché ero sotto processo", così il vicepremier e ministro dei Traporti, Matteo Salvini, su un possibile ritorno al Viminale: "Le ricostruzioni sono come il calciomercato del Milan, senza attendibilità. Occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di importante e bello - ha aggiunto il leader leghista - ma Piantedosi ha la mia stima e fiducia, ragioneremo con Giorgia Meloni e con lui sui prossimi passi".
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