Ed ecco che ti trovi, solamente tu, alla fine di un grande e lungo viaggio. Puoi essere angosciato, triste, felice, soddisfatto, insoddisfatto, arrabbiato, ma è certo che quel viaggio è ormai concluso ed è diventato una parte di te. Sono proprio quelle memorie che rimangono incastonate nel tuo "io" e che riescono a definire parte di quella scultura così imperfetta chiamata "Vita". Non appena ci capita di osservare il lavoro che stiamo realizzando, non appena ci rendiamo conto di quel che ne sta uscendo fuori, tutti quei viaggi e quelle memorie, incastonati in questa scultura, ci riappaiono "vivi" (oh, che bel termine!) come se quelle esperienze le stessimo rivivendo in quell'esatto momento, anche se non sappiamo effettivamente che forma stiamo dando alla nostra "Vita". Tutto questo perché ovviamente questa "vita" è nostra come è di tutto e di tutti. Non siamo solo noi a contribuire alla realizzazione di questa scultura, tutto ciò che fa parte di questa realtà conferisce un proprio contributo e noi non riusciamo a dare un senso a quest'opera proprio perché siamo solamente una piccolissima parte tra tutti gli artisti che la stanno realizzando e perché non riusciamo ad osservarla in tutta la sua magnificenza: riusciamo solo a vedere quelle memorie lì incastonate che insieme riescono a regalarci un assaggino di quello che è il senso della scultura "Vita".

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