COSENZA - 25 mag. 20 - L'hanno chiamata “Brother” l'operazione portata a termine nei Comuni di Cosenza, Rogliano, Grimaldi, Malito e San Mango d’Aquino. I militari della Compagnia Carabinieri di Rogliano, coordinati dal capitano Mattia Bologna, supportati da altre unità, hanno dato esecuzione a 5 misure cautelari emesse dal Gip di Cosenza nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo di “detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravata e continuata” e “favoreggiamento personale”.
Per 2 è scattata la custodia cautelare agli arresti domiciliari, mentre altri 3 sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nei Comuni di Malito e San Mango d’Aquino.
L'attività trae origine da un episodio specifico alla fine del mese di novembre 2018, nei confronti di 4 uomini, tutti residenti tra i Comuni di Malito e Grimaldi, che, alla vista di una pattuglia di Carabinieri, avevano cercato di liberarsi di un involucro contenente cocaina. L’episodio ha così fornito l’input per avviare la complessa attività investigativa. Il centro storico del Comune di Malito , è emerso, era utilizzato come una vera e propria piazza di spaccio. Il market dello stupefacente era continuamente attivo. La cocaina arrivava su ordinazione.
Anche via whatsapp o con i social.
La cadenza degli scambi, prevalentemente serali, era pressoché oraria. Le intercettazioni e l'attività investigativa hanno portato all’identificazione di 24 assuntori, e alla certificazione di ben 63 episodi di cessione di sostanze stupefacenti. Oltre 200 invece quelli complessivamente ricostruiti a seguito dei contatti intercorsi tra venditori ed acquirenti in oltre un semestre di indagini.
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