(video servizio di giancarlo guidetti) - Mons. Edoardo Aldo Cerrato ha letto in Cattedrale il messaggio che il nuovo Vescovo, Mons. Daniele Salera, indirizza alla Diocesi, messaggio che riportiamo integralmente:
“Carissimi, carissime,
con grande gioia ho accolto dal Santo Padre Francesco la nomina a Vescovo di Ivrea; fin da ora attendo con profonda consolazione il giorno del mio ingresso in Diocesi.
Sono figlio della amata Diocesi di Roma, cresciuto nel suo territorio; dalla Chiesa che è in Roma ho ricevuto il dono della protezione dei Sacramenti e della vita fraterna. Debbo molto ai suoi Pastori e, insieme, al suo gregge.
Essere presbitero e poi Vescovo di questa città mi ha insegnato ad ampliare i naturali confini dell’appartenenza, osservando i tanti modi di essere Chiesa che il vivere la comune vocazione battesimale in obbedienza al magistero del Santo Padre ed in ascolto del sensus fidei fidelium.
Tutto ciò mi aiuta a non sentire, fin da ora, alcuna distanza con la Chiesa eporediese che vorrò servire come nuovo Vescovo.
Saremo insieme pellegrini nel tempo propizio dell’Anno Giubilare, volendolo vivere non tanto come un evento, pur solenne, quanto piuttosto come un cammino comunitario, che permetta a tutti noi di essere confermati nel primato di Dio sulla Terra, sui beni, sulle nostre vite e vocazioni.
Attingeremo insieme alla Misericordia del Padre che attraverso il Figlio dona a noi lo Spirito al di là di ogni nostra umana aspettativa: “Stringendovi a Lui, pietra viva rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive, per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo (!Pt 2, 4-5).
Seguiremo insieme le tracce di tutti quei testimoni che hanno compreso nella loro carne quanto le fede ricevuta non potesse essere intesa esclusivamente come un bene per se stessi, quanto piuttosto come una luce data per “rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ora della morte” (Lc 1, 7-9).
Al n. 42 dell’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium”, Papa Francesco ci ricorda che “Non potremo mai rendere gli insegnamenti della Chiesa qualcosa di facilmente comprensibile e felicemente apprezzato da tutti. La Fede consega sempre un aspetto di Croce, qualche oscurità che non toglie fermezza alla sua adesione. Vi sono cose che si comprendono e si apprezzano solo a partire da questa adesione che è sorella dell’amore, al di là della chiarezza con cui se ne possono cogliere le ragioni e gli argomenti. Per questo occorre ricordare che ogni insegnamento della Dottrina deve situarsi nell’atteggiamento evangelizzatore che risvegli l’adesione del cuore con la vicinanza, l’amore e la testimonianza”.
Sperimento da tempo il profondo realismo di queste parole e sono convinto che questa sia la via attualissima e feconda della missione secondo lo stile di prossimità.
Fra qualche giorno sarà Natale e vi scrivo di ritorno da un campo di formazione per giovani capi dell’A.G.E.S.C.I. .
Tra di essi vi era un Capo di Ivrea che non poteva sapere della mia nomina. Guardando a lei ho pensato a tutti i giovani della nostra Diocesi, al futuro della nostra Chiesa, ma anche a coloro che fra di essi avranno bisogno della “Luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv. 1,9): come si illuminano i loro occhi quando gli si annuncia – anche con il canto che in questi giorni ci ha accompagnato – che il Signore è vicino, assume la nostra natura umana e in Lui tutto è possibile:”perchè abbiamo udito le Sue parole, perchè abbiam veduto vite cambiare, perchè abbiamo visto l’amore vincere, sì, abbiamo visto l’amore vincere” .
Ringrazio fin da ora il fratello Vescovo Edoardo Aldo Cerrato che so mi sarà vicino in questo delicato passaggio di consegne, lo ringrazio per quanto ha seminato in mezzo a voi e perchè so mi consegna una “bella sposa” ricca di storia e di fede.
Saluto gli eminentissimi Cardinali Bertone, Bertello e Miglio ed i Vescovi Pireto, Farinella e Debernardi, figli di questa terra, chiedendo loro di pregare per me.
Mi affido all’intercessione dell’Assunta e di San Savino, Patrono della Diocesi.
A tutti voi, carissimi fratelli e sorelle, invio la mia benedizione e assicuro la mia preghiera, in attesa di vederci presto e di camminare insieme“.
Ещё видео!