Il rito della vestizione e intronizzazione del simulacro di San Sebastiano si svolge nel pomeriggio del 18 gennaio, presso la chiesa parrocchiale di Ussana, dedicata a San Sebastiano, Martire durante la recita del rosario.
I membri del comitato per i festeggiamenti in onore del santo patrono procedono al posizionamento delle cinque frecce e della palma.
Le frecce ricordano il martirio di San Sebastiano. Il martire fu condannato a morte sotto l'impero di Diocleziano nel 304. Legato a un palo del colle Palatino, fu colpito seminudo da numerose frecce. Una nobildonna cristiana andò a recuperarne il corpo per dargli sepoltura, ma si accorse che Sebastiano non era morto, e trasportarlo nella sua casa, gli curò le ferite. Miracolosamente Sebastiano riuscì a guarire e poi, nonostante il consiglio degli amici di fuggire da Roma, decise di proclamare la sua fede davanti a Diocleziano il quale ordinò che questa volta fosse flagellato a morte. dopo l'esecuzione il corpo fu gettato nella "cloaca maxima", affinché i cristiani non potessero recuperarlo. La tradizione dice che il martire apparve in sogno ad una matrona cristiana, indicandole il luogo dove si trovava il cadavere per poterlo seppellire nel cimitero "ad Catacumbas" della Via Appia, dove tuttora sorge la basilica a lui dedicata.
Dopo che i membri designati del comitato hanno posizionato la fascia, vengono posizionati la palma e il fiocco. La palma è il simbolo di chi rimane radicato in Dio, anche nei momenti più avversi della vita; per questo motivo, nell'iconografia cristiana, diviene il segno distintivo dei santi martiri.
Il presidente dei festeggiamenti annuali, poi pone nel capo di San Sebastiano, l'aureola, che rappresenta la santità, cioè il riflesso della gloria divina partecipata dai santi nel paradiso.
Infine il simulacro del santo viene intronizzato nell'apposita portantina con l'albero di alloro.
Ещё видео!