Il servizio di Angelo Ruoppolo ( [ Ссылка ] ) Teleacras Agrigento dell' 11 aprile 2020.
L’aggiornamento dei casi coronavirus in Sicilia. Preoccupazione a Lampedusa, Porto Empedocle e Pozzallo dopo la positività al tampone di un minore egiziano. I dettagli.
Ecco il testo:
I casi di contagiati da coronavirus in Sicilia sono 2.302. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 31.156. Sono risultati positivi 2.302. Attualmente sono ancora contagiate 1.967 persone. 187 sono guarite e 148 decedute. Degli attuali 1.967 positivi, 630 pazienti sono ricoverati, di cui 62 in terapia intensiva, e 1.337 sono in isolamento domiciliare.
Ecco la divisione dei positivi attuali nelle province: Agrigento 116, Caltanissetta 102, Catania 570,
Enna 281, Messina 356, Palermo 297, Ragusa 53, Siracusa 92, Trapani 100.
A Pozzallo, in provincia di Ragusa, nel centro d’accoglienza, un immigrato dall’Egitto, di 15 anni di età, sbarcato martedì scorso a Lampedusa, è positivo al coronavirus. L’hotspot di Pozzallo è stato subito posto in quarantena. E’ necessario praticare il tampone a tutti gli altri migranti ed agli operatori che lavorano nella struttura, comprese le forze dell’ordine che lo presidiano. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, è arrabbiato e preoccupato. Lui, Ammatuna, che è anche un medico, si è rivolto al prefetto di Ragusa e invoca urgentemente una relazione sanitaria da parte del centro di provenienza del migrante infetto. E non esclude un esposto alla Procura della Repubblica per valutare se ricorrano delle responsabilità, ovvero perché non ci si è accorti subito, a monte, della positività dell’egiziano, anziché mobilitarlo senza controlli da una parte all’altra della Sicilia. Il sindaco di Pozzallo pretende anche una ispezione da parte dell’assessorato regionale alla Sanità, e poi ha contattato la Procura di Agrigento, competente per gli sbarchi a Lampedusa, per accertare se il migrante sia stato visitato a Lampedusa prima della partenza e del trasferimento a Pozzallo. Il migrante egiziano e altri 67 sono sbarcati martedì scorso 7 aprile a Lampedusa, dopo la traversata da Sabratha, in Libia. I 68 extracomunitari hanno trascorso la notte tra martedì e mercoledì sul molo Favaloro perché non è stato possibile trasferirli nel centro d’accoglienza in contrada Imbriacola, dove dal 3 aprile è ospite un altro gruppo di migranti in quarantena. L’indomani, mercoledì 8 aprile, 50 dei 67 migranti sono stati imbarcati sul traghetto per Porto Empedocle. Poi, giunti a Porto Empedocle, hanno proseguito in pullman e sotto scorta il viaggio fino all’hotspot di Pozzallo. Secondo il medico dell’ambulatorio di Lampedusa, che ha visitato tutti i migranti, il ragazzo egiziano non avrebbe manifestato alcun sintomo. Sarebbe invece stato male durante il trasferimento, e poi, visitato nuovamente a Pozzallo, è risultato con febbre a 38 e una congiuntivite. E’ stato praticato il tampone. L’esito? Positivo. Ed è stato immediatamente isolato dagli altri migranti in un container predisposto per tali emergenze. Ovviamente tanta preoccupazione è insorta a Lampedusa, a Porto Empedocle, dove la sindaca Ida Carmina ha chiuso il porto perché non attrezzato e sicuro, e a Pozzallo. Peraltro la provincia di Ragusa ha il più basso numero di casi di contagio da coronavirus in Sicilia.
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