24 anni, nata in Italia da padre marocchino e madre italiana, Yasmine Ouirhrane, nel 2019 ha vinto il prestigioso premio di Giovane Europeo dell'Anno per il suo impegno per l'uguaglianza di genere e i diritti delle seconde generazioni. Dopo questo successo, Yasmine è stata duramente contestata dalle organizzazioni di estrema destra e anche da Marine Le Pen, leader del Front National in Francia, Paese dove la giovane attivista vive e studia. Motivo degli attacchi, il fatto che Yasmine sia musulmana e indossi il velo per cui, secondo e accuse, non potrebbe rappresentare un modello di giovane europeo. La ragazza comunque non si è fatta intimidire è ha continuato con il suo impegno che l'ha già portata a essere coinvolta in iniziative alle Nazioni Unite, presso le istituzioni europee e quelle dell'Unione Africana. In questa intervista con Fanpage parla della sua attività con l'organizzazione "We Belong" - dedicata alle donne figlie di immigrati in Europa - e del progetto " Call to Europe" che da venerdì a domenica animerà online una serie di eventi per chiedere una vera unione politica europea
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