SENIGALLIA | SUNSET | SPIAGGIA DI VELLUTO #vlog #footage #travelblogger

SENIGALLIA:
Sorge sulla costa medio-adriatica alla foce del fiume Misa. Il suo territorio è prevalentemente pianeggiante, ma circondato da colline digradanti verso il mare. Il centro storico ricalca l'impostazione urbanistica della città romana che fu fondata su una collina a sud del fiume Misa.
Il clima è di tipo sublitoraneo o meno frequentemente di tipo mediterraneo. In inverno il clima è freddo e umido (media gennaio 5 °C), d'estate è caldo e afoso (media agosto 24,1). La piovosità media si attesta sui 797 mm periodo primavera e autunno, ma con maggiore probabilità in gennaio e febbraio. Gli eventi con nevicate sono o assenti o si restringono solitamente a 3-5 giorni all'anno e gli spessori del manto nevoso al suolo di norma entro i 20 cm.
Il nome Senigallia fa riferimento ai galli senoni che nel IV secolo a.C. fondarono il primo nucleo cittadino.

Fino agli inizi del XX secolo la grafia più diffusa anche in lingua italiana era Sinigaglia, come attestato da Dante (Paradiso XVI, v. 75), da Carducci (Il canto dell'amore), la Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia[8] e tanta altra produzione minore. Peraltro nella stessa epoca vi erano varianti come Sinigallia attestato non solo in epoca medioevale, ma anche nel 1860, ed anche Senigallia, che poi ha prevalso.
Senigallia venne fondata tra il 389 e il 383 a.C. dalla tribù gallica dei Senoni che si erano stanziati nel nord delle Marche fino alla valle del fiume Esino, nell'attuale provincia di Ancona: probabilmente la scelta, fatta secondo la leggenda dal capo tribù Brenno, fu dettata dalla presenza di una bassa collina fronteggiante il mare e dominante il guado esistente. Da qui, definita la "capitale" dei Galli in Italia, alla guida di Brenno si mossero contro Roma vincendone gli eserciti e ritirandosi solo dopo il pagamento di un pesante tributo.

La testimonianza più importante di questo periodo è l'abitato Piceno con annessa necropoli presso Montedoro di Scapezzano. Il sito è stato esplorato dal 1982 al 1990 (soprattutto grazie al lavoro della maestra Luigina Pieroni), anche se già da inizio XX secolo se ne intuiva l'importanza.

ENG.

It is located on the mid-Adriatic coast at the mouth of the Misa river. Its territory is mainly flat, but surrounded by hills sloping down towards the sea. The historic center follows the urban layout of the Roman city which was founded on a hill south of the Misa river.
The climate is sublittoral or less frequently Mediterranean. In winter the climate is cold and humid (average January 5 °C), in summer it is hot and muggy (average August 24.1). The average rainfall is around 797 mm in spring and autumn, but more likely in January and February. Snowfall events are either absent or usually limited to 3-5 days a year and the thickness of the snow cover on the ground is usually within 20 cm.
The name Senigallia refers to the Senone Gauls who in the 4th century BC. they founded the first city nucleus.Until the beginning of the 20th century, the most widespread spelling in the Italian language was Sinigaglia, as attested by Dante (Paradiso XVI, v. 75), by Carducci (Il canto dell'amore), the Official Gazette of the Kingdom of Italy[8 ] and many other minor productions. Furthermore, in the same era there were variants such as Sinigallia attested not only in the medieval era, but also in 1860, and also Senigallia, which then prevailed.
Senigallia was founded between 389 and 383 BC. from the Gallic tribe of the Senones who had settled in the north of the Marche up to the valley of the Esino river, in the current province of Ancona: probably the choice, made according to legend by the tribal chief Brenno, was dictated by the presence of a low hill facing the sea ​​and overlooking the existing ford. From here, defined as the "capital" of the Gauls in Italy, led by Brennus they moved against Rome, defeating its armies and retreating only after paying a heavy tribute.The most important testimony of this period is the Piceno town with an adjoining necropolis near Montedoro di Scapezzano. The site was explored from 1982 to 1990 (especially thanks to the work of the teacher Luigina Pieroni), although its importance was already understood at the beginning of the 20th century.

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