Un mese fa una piemontese salvava le uova di una Caretta Caretta ad Arma di Taggia, ora la visita di un'altra femmina. E il comune lancia un'ordinanza per proteggere il nido
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Da ieri, martedì 23 luglio, c'è anche un'ordinanza dell’Ufficio Demanio del Comune di Alassio a proteggere Queen Elizabeth, la tartaruga Caretta Caretta che ha fatto il nido presso i Bagni Londra ed è ormai una celebrità. Ad Alassio come a Laigueglia, a Varazze e un po' in tutta la zona, molto amata dai torinesi. Un episodio da ricollegare forse anche alla storia di Federica Turco che, in vacanza da Canelli, aveva salvato a inizio luglio, riconoscendole, settanta uova di Caretta ad Arma di Taggia.
Data quasi per scomparsa nei nostri mari la Caretta Caretta era riapparsa a sorpresa in Liguria nel 2021 a Finale Ligure, poi nel 2022 a Levanto.
La schiusa delle uova ad Alassio, evento eccezionale, è attesa tra circa 50 giorni e si stima che il numero dei nascituri possa essere compreso tra 80 e 120 esemplari. L’ordinanza stabilisce che fino alla schiusa delle uova, sulla porzione di spiaggia dei Bagni Londra interessata dalla nidificazione della tartaruga Caretta Caretta è vietato occupare l’area circoscritta dalla recinzione (1,20 metri per lato e 1,00 metro di altezza).
È inoltre vietato occupare l’arenile nei 3 metri circostanti la nidificazione con strutture che possano ostacolare il transito del personale addetto alla sorveglianza del sito, o lasciare natanti in sosta nei 3 metri intorno alla zona circoscritta, così come praticare giochi che potrebbero arrecare danni al nido. E ancora, il divieto di condurre animali senza guinzaglio o di circolare con veicoli o di luci notturne.
Come previsto da veterinari e biologi, dunque la tartaruga Caretta Caretta è ritornata a nidificare lungo il litorale ligure: terza volta nel giro di due mesi.
Sarà invasione? Intanto Guardia Costiera e Acquario di Genova, struttura presso cui vengono curate le tartarughe ferite o malate, ricordano che se si avvista un esemplare che pare non stare bene è vietato issarlo a bordo: bisogna subito chiamare il 1530, e attendere istruzioni.
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