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Minacce e tentativi di estorsione andavano avanti da giorni in maniera sempre più pesante, fino a quando un mediatore finanziario preoccupato delle possibili conseguenze dell'intimidazione non ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato che ha confermato le responsabilità di un 52enne brindisino, Nicola De Vitis finito in manette in flagranza di reato con l'accusa di minacce a scopo estorsivo a mano e porto abusivo di arma bianca. Il fermo dell'uomo è avvenuto in seguito alla denuncia della vittima che aveva raccontato alla polizia di aver avuto già a che fare con il suo aguzzino per un prestito. Le nuove persecuzioni erano arrivate per l'impossibilità della vittima di concedere un prestito all'estorsore perchè mancavano le garanzie richiesta dalla legge per la concessione. La negzione del prestito aveva fatto scattare una serie di azioni di minaccia: tra messaggio telefonici, e visite notturne a casa dei genitori del mediatore. Ogni contatto era caratterizzato da minacce di ripercussioni sulla vittima o sui suoi genitori. Gli operatori della Sezione Antirapina della Mobile, avendo saputo che l'arrestato aveva intimato alla vittima di mettere il danaro in una busta e di consegnarlo in un posto indicato nel quartiere Casale hanno sottoposto ad osservazione diretta il luogo dell’appuntamento arrestanto il 52enne in flagraza di reato, mentre ritirava dalla vittima la busta col danaro. Bloccato e perquisito, nella tasca dei pantaloni aveva un coltello richiudibile la cui lama era aperta come pronto per l’uso. Portato in caserma Nicola De Vitis è stato tratto in arresto. Dopo le formalità di rito il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, l'uomo p stato portato presso Casa Circondariale di Brindisi
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