The Bells of the Church of Sant'Andrea, Corso del Popolo 1315, Chioggia VE, Italy
Concerto di 4 Campane in Sol3 fuse: le Campane 1-2-3 da Domenico Canciani dalla Venezia nel 1842 e la Campana 4 da un Anonimo nel 1901/Concert of 4 Bells in Sol3 merged: the Bells 1-2-3 by Domenico Canciani from Venice in 1842 and the Bell 4 by an Anonymous in 1901
Sistema di Movimento delle Campane/Movement System of the Bells: A Slancio/A Momentum
Plenum Solenne di tutte e 4 le Campane/Solemn Plenum of all 4 Bells
La chiesa di San Andrea Apostolo è l'edificio religioso più antico della città di Chioggia e ha come campanile una medievale torre d'avvistamento databile all'incirca a metà del X secolo, che conserva l'orologio da torre funzionate più antico del mondo. Prime tracce di questo edificio si hanno a partire dal X secolo, in stile bizantino con pianta a croce latina, divisa in tre navate da serie di colonne. Al momento del trasferimento della sede vescovile da Malamocco a Chioggia nel 1110, quella di Sant'Andrea divenne chiesa vescovile, ospitando le reliquie dei patroni cittadini e delle diocesi San Felice e San Fortunato fino al completamento degli ampliamenti nella chiesa della Natività di Maria, divenuta Cattedrale. Le spoglie dei santi Patroni tornarono nuovamente a Sant'Andrea dopo l'incendio della cattedrale del 1623 rimanendoci fino al 1659. Vi ritornarono un'ultima volta nel 1910 in occasione degli otto secoli dal trasferimento della sede vescovile a Chioggia. L'edificio all'inizio del Settecento mostrava segni di cedimento, ma i lavori vennero procrastinati a causa del crollo dell'abside nella vicina chiesa di San Giacomo nel 1739 che quindi ricevette i fondi stanziati dalla Congregazione della Cattedrale. Francesco Grego canonico della chiesa di San Andrea si impegnò personalmente nella raccolta fondi e riuscì a far iniziare i lavori nel 1741. Il progetto, attribuito ad Andrea Tirali ed eseguito da Tranquillin Carisi, non ricostruì da zero la chiesa ma ne fece un radicale restauro e ampliamento. Nel 1782 ci fu la sosta di papa Pio VI in città e la chiesa ricevette nell'occasione la possibilità di acquistare l'indulgenza plenaria. Nel 1809 la chiesa venne eretta in parrocchia autonoma, essendo stata retta fino allora da un canonico della Cattedrale. Fu restaurata e, finiti i lavori, venne riconsacrata il 21 settembre 1815. In questa chiesa fu battezzato ed ebbe il rito funebre il noto artista locale Aristide Naccari come ricorda la lapide inserita tra l'altare di San Andrea e quello di Sant'Anna. La chiesa subì nel corso dei secoli diversi restauri; i più radicali quelli tra il 2001-2002 e quelli tra il 2011 e 2014 che stabilizzarono la struttura portante e tentarono di bloccare la risalita dell'umidità sulle pareti e operarono l'adeguamento liturgico del presbiterio. La facciata a salienti alta 15,80 metri in stile barocco, è stata adornata con le statue di sant'Andrea al centro del timpano semicircolare, san Pietro e San Paolo poggianti su basamenti ai lati della sezione centrale, mentre culminanti delle sezioni laterali quelle dei santi Vito e Modesto. L'interno della chiesa è a pianta a croce latina, suddiviso in tre navate largo complessivamente 21 metri, lungo 40; l'altezza raggiunta nella cupola è di 17 metri . É dotata di sette altari, così disposti in senso antiorario: Altare di San Vito. I suoi marmi furono acquistati nel 1751 dalla chiesa di San Francesco dentro le mura; custodiscono la pala di Palma il Giovane del 1595 che è in relazione con la Congiura del Tiepolo Baiamonte, avvenuta nel 1310 a Venezia e sventata anche grazie all'intervento del podestà di Chioggia Ugolino Giustinian, proprio nel giorno liturgico dei Santi Vito e Modesto. Antistante la pale si osserva la statua marmorea di S. Giovanni Nepomuceno. Altare dell'annunciazione con pala di fine Seicento del clodiense Antonio Zonelli;
Altare dell'Addolorata. La statua lignea venne scolpita nel 1730 da Antonio Chiesa e trasferita qui a metà del '700 dalla chiesa di San Francesco dentro le mura. L'altare subì diversi interventi a fine Ottocento, ma il più radicale arrivò nel 1909 su progetto di Aristide Naccari che portò alla creazione di una nicchia sporgente dal muro perimetrale di 35 centimetri Altar Maggiore. Fu realizzato nel 1815 con il contributo della Fraglia dei Pescatori, come indicato dall'iscrizione alla sua base, invece gli angeli ai lati provengono dalla Chiesa dell'Umiltà di Venezia. Altare di San Andrea con pala di Achille Brusomini Naccari e una statua lignea di artista ignoto.
Altare di Sant'Anna con pala di Antonio Marinetti del 1770. La mensa alla sua base è stata sostituita nel restauro del 2014.
Video registrato ad Agosto 2020 con il dispositivo Huawei Nova Young/Video filmed in August 2020 with the device Huawei Nova Young
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