Quando si parla di rischi di internet per i più piccoli, bisogna distinguere tra l’adescamento da parte di adulti che si fingono coetanei per entrare in confidenza e l’utilizzo delle fotografie di minori a scopi illeciti. Se anche voi siete soliti postare sui socialnetwork fotografie dei vostri figli e nipoti, condividere immagini e video attraverso internet con amici e parenti, fate attenzione: gli strumenti di privacy dei più diffusi siti di socializzazione non garantiscono la sicurezza totale che tali contenuti possano circolare pubblicamente anche al di fuori della vostra cerchia di contatti e finire per essere utilizzati a scopi pedopornografici. Pensateci bene quando pubblicate una foto di vostro figlio, perché state mettendo in vetrina la privacy della vostra famiglia.
Un altro pericolo da non sottovalutare riguarda i bambini che cominciano ad utilizzare autonomamente internet e gli adolescenti, che possono cadere nella trappola di predatori che sfruttano l’anonimato della rete per raggiungere e poi manipolare i ragazzi. L’adescamento online è una tecnica usata dai pedofili per avvicinare i minori attraverso mezzi elettronici, con dialoghi in chat o forum, via sms, tramite social network o siti di giochi; costruiscono un legame di fiducia con la vittima che viene indotta a dare informazioni personali e, nei casi più gravi, ad accettare un incontro. È conosciuta anche come grooming (dal verbo inglese “to groom”, curare), può durare anche a lungo e, sebbene non implichi necessariamente un contatto fisico, può indurre il minore a considerare come normali atti sessuali tra adulti e bambini. Fate attenzione ad alcuni segnali di disagio che potrebbero aiutare ad intervenire tempestivamente: calo della stima e della sicurezza in se stesso, difficoltà scolastica, ansia, fatica ad addormentarsi, cambiamenti repentini nelle abitudini del sonno, calo dell’interesse per i giochi e per le attività abituali, isolamento dagli amici e dalla famiglia.
La Dott.ssa Marianna Berizzi ci accompagna nell’intricato mondo del web, con alcuni consigli su come orientarsi e non agire con superficialità.
Intervista e montaggio di Silvia Valenti
