Venerdi notte, 75 persone sono sbarcate a Vibo Valentia dopo essere state soccorse dalla Life Support di Emergency. Ognuna porta con sé una storia di sofferenza e coraggio. Molti mostrano sul corpo i segni indelebili delle torture subite nei campi di detenzione in Libia, dove la cosiddetta guardia costiera li ha più volte ricondotti nelle mani dei trafficanti.
Tra loro c’è Mustafà, 23 anni, fuggito dalla guerra in Sudan: "Speravo di lavorare il Libia, ma lì tutti hanno armi". È impossibile vivere. La Libia non è sicura." Per lui, come per tanti altri, la fuga verso il Mediterraneo centrale è l’unica speranza di salvezza, Ora sogna un futuro in Italia.
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