Durante il servizio di vigilanza venatoria e antibracconaggio le Guardie venatorie WWF Nucleo Pavia e Milano, svolto in collaborazione con la Guardia Venatoria dell’ATC Pavia 3, hanno rinvenuto un fucile doppietta nell’area collinare in Comune di Miradolo Terme (Pavia). Ottemperando agli obblighi imposti dalla Legge 110/75 le Guardie hanno prontamente allertato l’Arma dei Carabinieri. I militari della Stazione Carabinieri di Chignolo Po intervenuti sul posto hanno posto sotto sequestro l’arma.
L’attenzione delle Guardie era attratta dalla presenza presso un rudere di tre rami invischiati, che presentavano numerose penne di turdide incolllate, segno di un recente utilizzo; nelle vicinanze veniva così rinvenuta l’arma abbandonata.
La zona è costantemente controllata dagli organi di vigilanza venatori per i frequenti casi di bracconaggio: l’anno scorso furono denunciati due cacciatori provenienti da Brescia per aver predisposto un articolato impianto di cattura con vischio.
“Nonostante i servizi di vigilanza continuamente svolti dalla Polizia Provinciale di Pavia, dalle guardie dell’ATC PV 3, dalle GEV di Pavia e Milano e dal nostro nucleo” racconta Filippo Bamberghi Coordinatore Guardie WWF Milano “ permane nell’area collinare una grande criticità per le continue violazioni poste in essere soprattutto da cacciatori provenienti dalla provincia di Brescia. Oltre al bracconaggio con vischio che abbiamo bloccato lo scorso anno con l’Operazione Papageno, si registra la caccia da parte di persone prive dell‘iscrizione all’Ambito territoriale di caccia, l’uso di richiami non autorizzati (privi di anello o con anello non inamovibile)”
L’arma rinvenuta, seppur non utilizzata di recente, poteva essere agevolmente presa da malintenzionati e previa manutenzione essere utilizzata, essendo i meccanismi di scatto funzionanti. Da una sommaria analisi il fucile, una doppietta a cani esterni di fattura artigianale, potrebbe essere stata prodotta negli anni ’20.
Durante e dopo la seconda guerra mondiale circolarono un gran numero di armi clandestine , di modello obsoleto, utilizzate per il bracconaggio , in modo da poter essere potenzialmente utilizzate e, all'occorrenza, abbandonate senza correre il rischio che venisse individuato il proprietario con la conseguente denuncia a suo carico per omessa custodia.
Ancora numerose di queste armi sono utilizzate per il bracconaggio, come dimostrano le decine di armi sequestrate ad esempio ad Ischia dalle Guardie WWF con le Forze dell’Ordine nel contrasto della caccia primaverile.
“Siamo più volti incappati in doppiette a cani esterni utilizzate per la caccia abusiva alla quaglia in primavera” conclude Filippo Bamberghi “Si tratta di armi di poco valore, spesso mai denunciate alle autorità di Pubblica sicurezza, occultate in campagna e usate per bracconare. Forse non conosceremo mai la storia della doppietta rinvenuta a Miradolo Terme , su cui stanno indagando i Carabinieri, ma sicuramente potrebbe “raccontare” di tanti atti di bracconaggio.”
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