GIORGIO NAPOLITANO,IL NOSTRO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA,DOVRA' ESSERE ASCOLTATO COME TESTIMONE NEL PROCESSO DI PALERMO SULLA PRESUNTA TRATTATIVA STATO-MAFIA.I GIUDICI DELLA CORTE D'ASSISE SICILIANA RITENGONO NE' SUPERFLUA,NE' IRRILEVANTE LA SUA TESTIMONIANZA,E PER QUESTO ANDRANNO AL QUIRINALE PER INTERROGARLO.E' SICURAMENTE L'AFFERMAZIONE DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA.BENCHE' SIA IL PRIMO CITTADINO ITALIANO,NAPOLITANO E' UN CITTADINO,E COME TALE LA GIUSTIZIA DEVE TRATTARLO.TUTTO REGOLARE SE NON FOSSE CHE PER IL PRIMO CITTADINO,LE NOSTRE LEGGI PREVEDONO UN TRATTAMENTO PARTICOLARE.NAPOLITANO POTREBBE RIFIUTARSI,PERCHE' PUO' TESTIMONIARE SOLO VOLONTARIAMENTE.IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO,PER FARE UN ESEMPIO,NON HA LO STESSO RIGUARDO:SE FOSSE CHIAMATO A TESTIMONIARE E RIFIUTASSE SAREBBE ACCOMPAGNATO IN AULA DAI CARABINIERI.NAPOLITANO HA GIA' DETTO CHE E' PRONTO A TESTIMONIARE,NON SI TIRA INDIETRO,E D'ALTRA PARTE NON NE AVREBBE MOTIVO.MA ALCUNE CIRCOSTANZE DEVONO FAR RIFLETTERE.L'AVVISO E' STATO COMUNICATO A NAPOLITANO PROPRIO MENTRE IL PRESIDENTE INSEDIAVA IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.COME MAI E' STATO SCELTO QUEL MOMENTO COSI' SIMBOLICO? E COME MAI SI CHIEDE A NAPOLITANO DI TESTIMONIARE SE IL PRESIDENTE HA GIA' INVIATO AI GIUDICI DI PALERMO UNA SUA LETTERA DI TESTIMONIANZA SUI FATTI PER I QUALI SARA' INTERROGATO? IL SOSPETTO E' CHE LA MAGISTRATURA,O UNA PARTE DI ESSA,VOGLIA NUOVAMENTE ALZARE IL TIRO.NON A CASO STAVOLTA E' STATO PROPRIO NAPOLITANO A DIRE BASTA,LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA NON E' PIU' RINVIABILE.
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