Il conto corrente istituito dal comune di Vigevano per aiutare i profughi ucraini, a un anno dall’apertura, non ha raccolto nemmeno un euro. La denuncia arriva dal Partito Democratico. Il segretario e capogruppo, Alessio Bertucci, ha fatto richiesta di rendicontazione per sapere come i soldi erano stati spesi. “Con mia sorpresa – ha detto Bertucci – scopro che la cifra effettivamente raccolta è pari a zero euro. Ogni commento mi sembra superfluo, chiederemo in consiglio comunale direttamente a Ceffa il perché di questo flop e cosa è stato fatto in questo anno di concreto per la popolazione ucraina”. Il conto corrente, ricordano dal comune, era stato aperto con difficoltà di ordine burocratico, ed era diventato effettivamente attivo quando la fase iniziale di emergenza era andata un po’ a esaurirsi. “Piuttosto che a me, il PD dovrebbe chiedere ai cittadini perché non hanno effettuato donazioni”, risponde il sindaco Ceffa, che però ricorda come la generosità dei vigevanesi si sia comunque manifestata con le elargizioni alle associazioni di volontariato e alla Caritas: “Il conto corrente del comune – spiega – era un’opportunità in più, ma evidentemente la popolazione ha scelto altre vie”. Un’opzione attivata anche se, ricorda l’assessore ai servizi sociali Marzia Segù, “non era tra le attività proprie del comune: il nostro impegno – afferma – rimane attivo ad esempio con il pagamento dei buoni mensa per i bambini ucraini che frequentano le scuole vigevanesi”. Il conto, in ogni caso, rimane aperto e chiunque può ancora donare.
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