Nel 1931 Tazio Nuvolari ed Enzo Ferrari, alla sua ultima corsa, si affrontano nel "Circuito delle 3 Provincie": la storia dell’evento, tratta dai giornali del tempo e presentata in forma di lettura teatrale, a cura di Luca Manneschi, Maurizio Lenzi e Irene Patisso.
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"Un' avvincente battaglia automobilistica", questo è il titolo con il quale il Resto del Carlino, quotidiano di Bologna, apriva la pagina sportiva il primo settembre 1929. Stava parlando della Prima edizione del Circuito delle tre Provincie ( Coppa Porretta), la gara di velocità su strada che si sarebbe corsa sul circuito delle Tre Provincie attraverso l'appennino tosco emiliano e che in tre anni avrebbe portato a Porretta Terme il gotha dell'automobilismo sportivo del primo dopoguerra. Da una ricerca storica si è appreso che nella Provincia di Bologna era dal lontano 1908(Coppa Florio a Bologna) che non disputava una corsa su strada; con il suo tracciato guidato, fatto di saliscendi continui e veloci, aveva attirato fin dalla prima edizione, più di trenta equipaggi. Nella memoria degli anziani é ancora vivo il ricordo di quando Nuvolari, diede spettacolo partendo molto lentamente quasi a simulare un problema tecnico per poi accelerare impetuosamente. Tirò una marcia dopo l'altra ed arrivato alla prima curva a sinistra, in prossimità del primo passaggio a livello, tra due ali di folla che tratteneva il fiato, provocò un tal sobbalzo all'auto che il fido Compagnoni quasi cadde, si aggrappò alla carrozzeria mentre Tazio lo recuperava afferrandolo per una gamba. Erano anni epici ed i piloti affrontavano i 128 chilometri del percorso con lo spirito col quale oggi forse si corrono i raid nel deserto, ma senza GPS.
Il ministro delle Comunicazioni, nella giornata del 10 agosto 1931 (Terza Edizione) per permettere agli appassionati di assistere alla competizione automobilistica dispose un ribasso del 30% delle tariffe dei biglietti ferroviari per Porretta dalle località di Pistoia, Lucca, Pisa, Massa, Livorno, Firenze e Bologna. Sulla linea di partenza erano montate le tribune di fronte alle quali era posto un tabellone che riportava i tempi dei passaggi trasmessi telegraficamente, da molte postazioni lungo il percorso, dai militari del Regio esercito, che avevano steso cento km di filo per l’occasione. Alcuni altoparlanti offrivano i commenti sull'andamento della gara. La prima edizione fu vinta da Giuseppe Morandi su OM alla media incredibile di oltre 60 km/h, e pensare che molte strade non erano asfaltate. L'anno successivo gli iscritti furono 116, a testimoniare del successo ottenuto dalla gara. L'importanza era tale da far arrivare a Porretta lo squadrone Ferrari al completo. Le Alfa Romeo provarono il percorso per un mese, creando un emozione incredibile nel popolo dell' appennino che appena poteva si recava lungo il tracciato per assistere al passaggio dei bolidi, alimentando sfide, pronostici e scommesse. La vittoria andò al campione forlivese Luigi Arcangeli con un'Alfa 1750 GS. L'edizione del 1931 rimarrà nella storia per essere stata l'ultima gara disputata da Enzo Ferrari come pilota. Fu una gara memorabile combattuta da Ferrari e Nuvolari fino all’ultimo chilometro con un’alternarsi di supremazia e vinta dal grande Tazio .
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