Qualcuno ha descritto le relazioni familiari come una specie di copione che i membri della famiglia, come attori consumati, mettono in scena ogni giorno. Un copione è in sostanza un insieme di indicazioni su chi fa che cosa in determinate situazioni. Le famiglie si tramandano copioni sulla cura, sulle relazioni intergenerazionali, sulle relazioni fra i generi, sulle relazioni con il mondo esterno. Un copione si può rimettere in scena in modo fedele. Oppure — dal momento che un copione può essere molto d’aiuto in un certo periodo, in un certo contesto, su un certo palcoscenico, ma non per sempre — su un vecchio copione si può improvvisare un modo nuovo di stare in relazione. È sempre uno spettacolo appassionante il modo in cui coppie, genitori, figli, improvvisano, immaginano nuovi personaggi, riscrivono copioni e trasformano modi di stare insieme codificati e tramandati da generazioni. Riscrivere un copione è un atto di invenzione che nasce da un tradimento e ha bisogno di poter contare sulla certezza della relazione: la relazione con chi si ha vicino e qualche volta con un terapeuta. Spesso è accompagnato da una grande sofferenza, ma è sempre un’esperienza eccitante. Il mestiere del terapeuta della relazione è anche accompagnare persone, coppie, famiglie, in questa impresa creativa ed esserne fortunato testimone.
Relatore: Massimo Giuliani
Psicologo, Psicoterapeuta, didatta della Scuola di Specializzazione in Teoria e Clinica della Terapia Sistemica del Centro Milanese di Terapia della Famiglia e dal 2010 docente nella sede di Milano. Direttore Responsabile della rivista Connessioni, nel 2015 fonda la Durango Edizioni, di cui è Direttore editoriale.
Modera: Gloria Volpato
Psicologa, Psicoterapeuta, fondatrice e direttrice del Centro Divenire, Centro di Psicoterapia Umanistica Integrata di Bergamo
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