Avevano notato che alcune persone si aggiravano sul letto in secca del fiume Neto. E così i finanzieri di Crotone hanno deciso di andare a vedere cosa ci fosse in quel luogo. Scoprendo che era affiorata un'antica tomba. Contattati subito i referenti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, questi hanno confermato il grande valore della scoperta. Si tratterebbe, infatti, di una rarissima testimonianza di insediamento dell'età del bronzo medio, databile tra il 1600 e il 1325 a.C., quindi molto tempo prima dell'arrivo in Calabria degli Achei dalla Grecia. Nella fattispecie, si tratta di una sepoltura a tomba a cista con urna cineraria. L'intervento della Guardia di Finanza ha scongiurato il pericolo che i trafficanti di reperti archeologici potessero fare razzia dei resti. La Soprintendenza per i Beni Culturali della Calabria ha già iniziato i rilievi documentali e le attività idonee a mettere in sicurezza il sito. La scoperta dei finanzieri, oltre ad aprire nuovi e affascinanti scenari storici della nostra penisola, va ad arricchire il già grande patrimonio culturale della Calabria. E chissà quanti tesori nascosti restano ancora da scoprire.
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