Il vaccino contro il covid protegge di più se fatto insieme al vaccino antinfluenzale. È questo il risultato di un ricco studio elaborato dai medici e ricercatori del dipartimento di epidemiologia dell’ats di Milano, che ha dimostrato come l’effetto combinato dei due vaccini porti ad una riduzione delle ospedalizzazioni per COVID-19e della mortalità di circa il 30%-40%, questo
indipendentemente dai tempi in cui la vaccinazione antinfluenzale è avvenuta rispetto a quella contro il covid,
Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Epidemiologia e prevenzione, è stato condotto con i dati raccolti tra il primo di ottobre del 2021 e il primo di marzo del 2022, su una platea di 618.964 over 65 che non avevano mai contratto la malattia. Tra questi circa il 16 per cento, ha ricevuto la terza dose del vaccino covid e il siero antinfluenzale nella stessa seduta. L’8,5 per cento, ha fatto la puntura contro l’influenza dopo la terza dose covid, il 33,9 per cento, invece, prima l’antinfluenzale, e infine circa il 42 per cento che non ha fatto l’antinfluenzale.
Da lì i ricercatori hanno iniziato a seguire il percorso sanitario dei vari gruppi, ed è così che emerso come il beneficio per i gruppi con vaccinazione antinfluenzale è importante, a prescindere dai tempi in cui erano stati fatte la puntura contro il covid e quella contro l’influenza, e mostra una riduzione tra il 30 e il 40 per cento, di finire in ospedale e nei reparti di terapia intensiva per il covid e di morire.
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