L'approccio alla vaccinazione antinfluenzale si è modificato profondamente negli ultimi due anni in seguito alla pandemia da Covid, alla quale ha corrisposto una riduzione del numero di casi grazie, soprattutto all'utilizzo delle cosiddette misure non farmacologiche, come le mascherine, il distanziamento e il lavaggio frequente delle mani. Il ritorno alla normalità fa però temere un'alta circolazione del virus influenzale e un anticipo rispetto alla stagione invernale, come si sta verificando per esempio in Australia.
Il vaccino antinfluenzale va scelto in base a criteri di appropriatezza, in quanto esistono in commercio diverse tipologie di vaccino, ognuno dei quali rivolto a specifiche categorie di pazienti; per esempio, il vaccino ad alto dosaggio protegge meglio dall'influenza i pazienti anziani.
Ne abbiamo parlato recentemente a Padova con il Prof. Pier Luigi Lopalco, Ordinario di Igiene, Università del Salento, al 55 congresso SITI – Società italiana di Igiene, medicina Preventiva e Sanità Pubblica.
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