Colonia di Rovegno – Rovegno (GE)
Colonia di Rovegno
Rovegno (GE)
Su un pianoro erboso chiamato Levillà nel comune di Rovegno, nei pressi di Genova, è situata una grande struttura chiamata Colonia di Rovegno. Si tratta di una ex colonia estiva progettata dall’ingegnere Camillo Nardi Greco realizzata tra il 1933 e il 1934. L’edificio copre un’area di 1600 metri quadrati. Articolata in base a uno schema a C, si sviluppa su due piani e comprende anche un piano terra e un seminterrato. La capienza iniziale era di 450 posti letto, divenuti 500 in seguito ai lavori di ampliamento del 1939. Tra le varie aree presenti all’interno possiamo annoverare anche un cinema, una palestra, una cappella, una piscina, un campo da calcio e uno di pallacanestro, uno studio medico, lavanderia, cucine e le stanze del personale di servizio.
Cenni storici
La costruzione della Colonia Di Rovegno, finanziata dal Partito Nazionale Fascista, rappresentò uno dei più rilevanti esempi di quanto le forze al comando si impegnassero nella costruzione di strutture innovative destinate all’educazione e al benessere dei cittadini, soprattutto dei giovani. In quel periodo infatti, vennero edificate numerose colonie in tutta la nazione. Lo scopo, ovviamente, era anche politico, una sorta di propaganda che associava il benessere delle varie comunità al partito.
La Colonia di Rovegno venne realizzata in soli cinque mesi e rimase in attività fino al 1942. Durante la Seconda Guerra Mondiale la costruzione venne utilizzata soprattutto come rifugio per i ragazzi sfollati allo scopo di continuare a fornire loro l’istruzione di cui necessitavano. La colonia consentì di alloggiare circa 330 ragazzi, che si arrangiavano usando i comodini al posto dei banchi. Essi rimasero all’interno della struttura per diverso tempo, poiché i riscaldamenti, perfettamente funzionanti, permisero loro di trascorrere il gelido inverno al riparo.
Nel 1944 la Colonia di Rovegno fu occupata dai partigiani che liberarono le valli interne dall’occupazione nazifascista. La struttura venne utilizzata non solo come sede partigiana e come infermeria, ma anche come prigione per i militari tedeschi. Inoltre, furono imprigionati gli appartenenti alla Repubblica Sociale Italiana e alle forse paramilitari a sostegno dei primi. In estate un rastrellamento dei tedeschi lì portò alla riconquista della valle. A ciò, nei mesi successivi seguì una controffensiva dei partigiani che finì con la riconquista della valle da parte di questi ultimi. Era il febbraio del 1945. Alla fine della guerra l’ex colonia venne data in affitto a Don Orione che ne fece un luogo di vacanza per i ragazzi del suo istituto. Per un periodo, durante gli anni novanta fu utilizzato come osservatorio astronomico. Successivamente cadde in completo abbandono, condizione in cui tuttora versa.
Per la realizzazione di questo video NON è stato infranta la legge 614 CP, in quanto il luogo NON è abitato, adibito ad attività ed utilizzato. NON è stata effettuata violenza su beni o cose per la realizzazione del video, non è quindi stata violata nessuna regola. Inoltre le immagini sono state acquisite nel totale rispetto del luogo, con il solo ed unico scopo documentaristico.
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