I Matia Bazar non erano fatti per le competizioni. Anche a Gerusalemme il 31 marzo 1979 arrivarono quindicesimi su 19 partecipanti. Dubito che se fossero andati con un classico come "Cavallo bianco" sarebbe cambiato molto. Al di fuori dell'Italia all'epoca erano conosciuti per "Solo tu" e poco altro, e i votanti a questo festival non erano certo dei diciottenni. Poi in Europa c'è sempre stata una certa supponenza verso la canzone italiana; basta guardare questo video della TV francese [ Ссылка ] dove a un'esibizione stratosferica di "Ti sento" (anche se Antonella cantava dal vivo su base registrata) seguono appausi poco più che di prammatica. Non ultimo, negli anni 70 gli europei (eccetto i tedeschi) non avevano ancora dimenticato (e avevano le loro buone ragioni) che l'Italia si era accodata alla Germania nazista nell'aggressione al resto dell'Europa durante la seconda guerra mondiale. E la Germania ci considerava dei voltagabbana inaffidabili per il fatto che in quell'occasione avevamo cambiato campo in corso d'opera. Tutto questo influiva, magari a livello inconscio, su chi doveva dare le valutazioni, per cui non è bastato il bel faccino e la voce di Matia per avere i voti delle giurie. Ma potrebbe anche essere che quello che ho scritto siano delle emerite baggianate e che semplicemente la canzone sia piaciuta meno delle altre. Il gruppo aveva e avrebbe fatto di meglio.
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