Nell'estate del 1996 vennero organizzati, a cura della Provincia di Catania, alcuni treni speciali a vapore sul percorso Catania-Alcantara-Randazzo, comprendente la linea Alcantara-Randazzo, chiusa dal 1993.
Per la trazione era utilizzata la locomotiva a vapore 740 244, sussidiata da una Diesel D443. Il treno, composto da 5 carrozze "centoporte" serie Bz 36.000/Bz 39.000 e un bagagliaio a due assi DI 92.000, attrezzato come bar, partiva da Catania la mattina con in testa la 740 a tender avanti, seguita dalla D443. Ad Alcantara avveniva l'inversione di marcia e la 740 veniva portata all'altra estremità del convoglio, mentre la D443 restava in coda, e si proseguiva così fino a Randazzo.
Durante il tragitto venivano effettuate soste a Francavilla di Sicilia e Castiglione di Sicilia, dove i passeggeri venivano condotti in autobus a visitare i paesi.
Al ritorno la 740 rimaneva in coda e la D443 trainava il treno da Randazzo ad Alcantara, e di qui, invertita la marcia, si rientrava in serata a Catania con la 740 in testa.
L'iniziativa ebbe un notevole successo ma non venne mai più ripetuta, anche se avrebbe potuto costituire un ottimo punto di partenza per il rilancio turistico di quelle zone e della ferrovia Alcantara-Randazzo, che ormai è stata definitivamente abbandonata.
All' epoca sulla linea erano in corso lavori di ammodernamento, ma, come da migliore tradizione italiana, la linea non sarebbe mai più stata riaperta, nonostante le tante chiacchiere degli ultimi 15 anni.
Nel filmato vediamo la manovra della 740 ad Alcantara e alcuni momenti del viaggio di andata e di ritorno sulla tratta Alcantara-Randazzo.
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