Napoli (askanews) - Gli inquirenti l'hanno definita una vera e propria "Ires di camorra". Era il pizzo, dai 250 fino ai 2.500 euro, che veniva estorto anche ai venditori di dvd e cd contraffatti a Napoli. E' quanto emerso nel corso delle indagini, condotte dalla Guardia di finanza di Fiumicino e coordinate dalla procura partenopea, che hanno portato all'esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti esponenti del clan camorristico Mazzarella.
Tutte le persone colpite da cattura avevano ruoli e compiti di primissimo piano, e, più volte, avevano preso parte ai vari gruppi di fuoco organizzati per affermare il controllo del territorio: i quartieri della Maddalena, Mercato, Case Nuove e Soprammuro.
Le azioni avevano come obiettivo prioritario quello di rimpinguare le "casse criminali" con sempre maggiore liquidità. Soldi da reinvestire nel mantenimento degli affiliati, nei tipici traffici delinquenziali ed in attività economiche apparentemente lecite.
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