Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 21 maggio 2009. Dopo Villa Malfitano i Carabinieri e la Dda di Palermo scoprono un altro arsenale di armi a Palermo. Sequestrati anche 10 milioni di dollari falsi. I risvolti dell' inchiesta "Perseo". (per il video in Alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
E' il 16 dicembre scorso, il giorno dell' operazione "Perseo", e lui è Gaetano Lo Presti, 52 anni. E il presunto capo del Mandamento di "Porta Nuova". Il giorno dopo Lo Presti è scoperto impiccato nel carcere "Pagliarelli". Il suicidio, forse, per senso di colpa. Perchè il boss, già condannato per mafia, è stato intercettato. I Carabinieri e la Direzione distrettuale antimafia lo hanno ascoltato e registrato. Poi è scattato il maxi blitz "Perseo", 94 arresti. E lui, forse, è stato vittima del rimorso. Lo Presti, così come Gianni Nicchi, avrebbe cavalcato la corrente dei "dissidenti", i contrari alla ricostituzione della Cupola di Cosa nostra, un progetto sostenuto invece da Matteo Messina Denaro e dal presunto boss di Bagheria, Pino Scaduto. "Così ci arresteranno a tutti" - ha profetizzato Lo Presti ai suoi amici. E così è stato. Adesso, dopo le armi a Villa Malfitano, frutto dell' inchiesta cosiddetta "Eos", ecco un altro arsenale che sarebbe di Gaetano Lo Presti. I Carabinieri hanno recuperato 10 milioni di dollari falsi, 3 fucili, di cui 2 a canne mozze ed 1 a pompa, una pistola a tamburo calibro 357 magnum, migliaia di munizioni ed una divisa da carabiniere. Lo Presti avrebbe nascosto armi e soldi falsi per il mantenimento dei detenuti e per fronteggiare una eventuale nuova guerra di mafia. Banconote, pistole e fucili sono stati sequestrati nelle abitazioni di alcuni affiliati ai clan già arrestati il 16 dicembre. Ad esempio, a casa di Fabio Manno, reggente della famiglia di "Borgo vecchio", che adesso collabora con la Giustizia. Poi dentro l' abitazione della zia di Manno. Nel garage più di 7 milioni di dollari, e dietro un muro altri 3 milioni. Sulle armi scoperte sono in corso accertamenti balistici per scoprire se sono state usate per compiere delitti.
