Il consumo idrico si può ridurre in ogni ambito industriale o agricolo. Ogni soggetto produttivo può fare la sua parte. A confermarlo, sono i dati emersi nel corso dell'evento "Water Management nell’agroindustria, per una gestione responsabile delle risorse" promosso da Agronetwork, Confagricoltura e Heineken Italia. Il convegno, tenutosi giovedì 6 giugno, in Campidoglio, ha visto l'intervento di numerose personalità, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Tra i numeri più significativi emersi durante il dibattito: l'agricoltura è il settore che registra i consumi idrici più ingenti (56% nel quinquennio 2015-2019), per un consumo medio di 4460 m3/ettaro, e restituisce acqua per il 93,7%. Altro dato importante è rappresentato dall'ingente quantità di perdite idriche: soltanto nel 2022, il 42,4% dell'acqua distribuita dai condotti italiani è andata sprecata.
Ai margini del convegno, EFA News ha raccolto il commento di Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e relazioni istituzionali di Heineken Italia, gruppo che, tra i suoi obiettivi, ha la riduzione del consumo idrico sotto i tre litri per ogni litro di birra prodotto entro il 2030.
Per l'occasione, abbiamo intervistato anche Giovanna Parmigiani, titolare dell'azienda suinicola di famiglia con sede a Piacenza e membro della giunta nazionale di Confagricoltura, che lancia un appello alle istituzioni per interventi strutturali che pongano rimedio alle ripetute emergenze siccità degli ultimi anni.
Acqua, serve gestione responsabile
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