Cosa resta del dolore di una delle più gravi stragi nazifasciste del nostro Paese? Come si ricompongono le ferite quando la giustizia è negata? Soprattutto, qual è il compito delle generazioni per fare memoria e custodire la libertà? Domande aperte al centro del dialogo con Agnese Pini, direttrice del Quotidiano Nazionale e autrice del libro «Un autunno d’agosto».
Pini è bisnipote di una vittima dell’eccidio di San Terenzo Monti, in provincia di Massa Carrara. Nell’agosto del 1944, le SS tedesche insieme alle Brigate nere repubblichine uccisero senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini. «Una storia così – afferma l’autrice – lascia un segno indelebile nelle famiglie che l’hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l’umanità e l’amore escono più forti che mai».
(Incontro registrato il 12 dicembre 2024 all'Arsenale della Pace di Torino)
www.sermig.org - www.unidialogo.sermig.org
Ещё видео!